Mercati – Europa contrastata e continua la corsa del petrolio, a Piazza Affari +0,4% guida Eni +2,7%

Le borse europee viaggiano contrastate a metà seduta con i futures di Wall Street poco mossi.

A Milano, il Ftse Mib guadagna lo 0,4% a 42.388 punti, bene come il Ftse 100 di Londra (+0,4%) e il CAC 40 di Parigi (+0,2%); più deboli il Dax di Francoforte (-0,3%) e l’Ibex35 di Madrid (-0,1%).

Il sentiment resta diviso tra diversi driver come le continue indicazioni provenienti dalle trimestrali, le tensioni commerciali tra USA e Cina con l’amministrazione Trump che sta valutando la possibilità di limitare le esportazioni di software verso il Paese asiatico, e quelle geopolitiche con Washington che ha inserito nella lista nera i colossi statali russi Rosneft e Lukoil, citando la mancanza di impegno per la pace in Ucraina da parte di Mosca.

Resta l’attenzione anche sulla politica monetaria con la speranza di un altro taglio ai tassi negli USA per questo mese, in attesa dei dati sull’inflazione di settembre previsti per domani.

Dall’agenda macro, attesa nel pomeriggio la fiducia consumatori dell’Eurozona di ottobre.

Sul forex, l’euro/dollaro scende a 1,16 mentre il cambio dollaro/yen sale a 152,5. Tra le materie prime, continua la corsa del petrolio con il Brent (+4,9%) a 65,7 dollari e il Wti (+5,1%) a 61,5 dollari al barile in scia alle suddette sanzioni USA.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund resta a 79 punti base con il rendimento sul decennale italiano al 3,37%.

Tornando a Piazza Affari, continua a guidare Eni (+2,7%) in scia al rally del petrolio, seguita da Unipol (+2,2%) e Leonardo (+1,9%) dopo il memorandum of understanding con Airbus e Thales; peggiora e resta in fondo Stm (-8,1%) dopo i conti, preceduta da Telecom Italia (-1,6%) e Buzzi (-1,4%).