Eni – Nel 3Q25 utile netto adj di 1,25 mld, rafforzato il programma di buyback

Eni ha chiuso il terzo trimestre 2025 con un utile netto adjusted di 1,25 miliardi di euro, circa il 20% sopra le attese del consenso (1,02 miliardi), ma inferiore del 2% su base annua.

L’ebit proforma si è attestato a 3 miliardi (–12% a/a), in un contesto caratterizzato da prezzi dell’energia più deboli e da un euro in apprezzamento rispetto al dollaro.

La produzione di idrocarburi è salita a 1,76 milioni di barili equivalenti al giorno (+6%), con un flusso di cassa operativo di 3,3 miliardi (+14%) e investimenti per 2 miliardi. L’indebitamento netto è sceso a 9,9 miliardi.

Il flusso di cassa operativo adjusted è aumentato del 14% a 3,3 miliardi di euro, superando ampiamente gli investimenti per 2 miliardi.

L’indebitamento netto è sceso a 9,9 miliardi, con un rapporto di leva contabile del 19% (12% su base proforma).

Eni ha rivisto al rialzo il programma di riacquisto di azioni proprie per il 2025, portandolo a 1,8 miliardi di euro, in aumento del 20% rispetto alla precedente previsione. Confermato anche l’incremento del dividendo del 5%, a 1,05 euro per azione; la seconda tranche, pari a 0,26 euro, sarà corrisposta il 26 novembre. Per l’intero esercizio, la società prevede un flusso di cassa operativo di 12 miliardi di euro.

Tra i principali sviluppi, la cessione del 30% del progetto Baleine in Costa d’Avorio, la decisione finale d’investimento per il Coral North Flng in Mozambico e l’intesa con Ypf per Argentina Lng. Prosegue la strategia di transizione con 4,8 GW di capacità rinnovabile installata e le riconversioni industriali di Brindisi, Priolo e Sannazzaro.

“I risultati del terzo trimestre sono eccellenti e tutte le principali variabili operative, economiche e finanziarie hanno superato le aspettative – ha commentato l’amministratore delegato, Claudio Descalzi –. La produzione di 1,76 milioni barili/giorno è in forte crescita (+6% rispetto allo scorso anno) e ci consente di alzare la guidance annuale sino a 1,72 milioni barili/giorno, confermando il trend di accelerazione destinato a proseguire nei prossimi mesi grazie ai nuovi campi in sviluppo in Congo, EAU, Qatar e Libia, e all’avvio della combinazione di business in Indonesia e Malesia che costituirà uno dei principali player sul mercato del GNL nel continente asiatico”.