Seduta in rialzo per le principali borse asiatiche dopo la chiusura positiva di ieri a Wall Street.
Shanghai e Shenzhen guadagnano rispettivamente lo 0,6 e l’1,7%, bene come Hong Kong (+0,4%) e il Giappone con il Nikkei a +1,4% e il Topix a +0,5%.
Oltreoceano, il Nasdaq ha terminato a +0,9%, l’S&P500 a +0,6% e il Dow Jones a +0,3%.
Il sentiment beneficia della conferma che Trump incontrerà Xi Jinping giovedì prossimo a margine del vertice della Cooperazione Economica Asia-Pacifico, il loro primo faccia a faccia da quando il tycoon è tornato presidente.
Sempre riguardo Pechino, i funzionari si sono impegnati ad “aumentare notevolmente” la forza e la capacità del Paese in termini di autosufficienza in campo scientifico e tecnologico per i prossimi cinque anni, secondo un comunicato diffuso ieri dopo un vertice di quattro giorni del Comitato Centrale del Partito Comunista.
Spostando lo sguardo sul Giappone, il ministro delle finanze ha avvertito che il Paese potrebbe dover emettere ulteriore debito per finanziare l’imminente pacchetto di misure economiche richieste dal primo ministro Sanae Takaichi.
Sul forex, l’euro/dollaro scende a 1,160 mentre il cambio dollaro/yen sale a 153,0. Tra le materie prime, il petrolio ritraccia leggermente dopo il rally di ieri con il Brent (-0,3%) a 65,8 dollari e il Wti (-0,3%) a 61,6 dollari al barile.























