Mercati – Avvio in frazionale rialzo per l’Europa, Milano (+0,4%) trainata da Eni (+2,5%)

Avvio in frazionale rialzo le principali borse europee.

A Milano, il Ftse Mib guadagna lo 0,4% a 42.558 punti, seguito da Ibex35 di Madrid (+0,2%), CAC 40 di Parigi (+0,1%), Dax di Francoforte (+0,1%) e Ftse 100 di Londra (+0,1%).

Resta l’attenzione sul fronte commerciale in vista dell’incontro confermato fra Trump e Xi Jinping previsto per giovedì prossimo a margine del vertice della Cooperazione Economica Asia-Pacifico, il loro primo faccia a faccia da quando il tycoon è tornato presidente.

Per contro pesa la notizia che Trump ha interrotto tutti i negoziati commerciali con il Canada, citando una pubblicità anti-dazi finanziata dal governo dell’Ontario.

A livello europeo, occhi sul giudizio di Moody’s sulla Francia.

Dall’agenda macro, mentre cresce l’attesa soprattutto dell’inflazione Usa in uscita oggi pomeriggio, si rileva che a ottobre l’indice che misura la fiducia dei consumatori francesi si è attestato a 90 punti, in miglioramento contro le attese (87 punti) rispetto agli 88 punti di settembre.

Nel Regno Unito, a settembre, le vendite al dettaglio sono salite su base mensile dello 0,5%, a fronte del -0,2% atteso e del +0,6% di agosto (rivisto da +0,5%). Su base annua hanno registrato un +1,5%, sopra il +0,6% delle previsioni e dopo il +0,7% del mese precedente.

Nella stessa area, a ottobre, l’indice Gfk, che misura la fiducia dei consumatori, si è attestato a -17 punti, in recupero contro le attese (-20 punti) rispetto ai -19 punti di settembre.

Sul forex, l’euro/dollaro scende a 1,161 mentre il cambio dollaro/yen sale a 152,9. Tra le materie prime, ritraccia il petrolio dopo il rally di ieri con il Brent (-0,6%) a 65,6 dollari e il Wti (-0,6%) a 61,4 dollari al barile.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund riparte da 79 punti base con il rendimento sul decennale italiano al 3,37%.

Tornando a Piazza Affari, guidano in avvio Eni (+2,5%) dopo la trimestrale, Bper (+1,9%) e Popolare di Sondrio (+1,7%) entrambe dopo il giudizio di Morningstar DBRS; in fondo Snam, Unicredit e Terna (tutte a -0,5%).