Mercati – Chiusura perlopiù positiva per le borse europee, Milano +0,2%

Le borse europee chiudono perlopiù positive, con Wall Street tonica dopo le prime ore di contrattazioni.

A Milano, il Ftse Mib guadagna lo 0,2% a 42.487 punti, sopra la parità come l’Ibex35 di Madrid (+0,25%), il Dax di Francoforte (+0,1%), il Ftse 100 di Londra (+0,6%); chiude invariato il CAC 40 di Parigi.

Oltreoceano, il Nasdaq guadagna l’1,2%, lo S&P 500 lo 0,9%, il Dow Jones l’1,15%.

Focus principale sull’inflazione americana: a settembre l’indice dei prezzi al consumo negli Usa ha registrato un aumento del +0,3% su base mensile, rispetto al +0,4% delle attese e del mese precedente. Anno su anno, l’inflazione è stata pari al 3,0%, rispetto al +3,1% delle previsioni e al +2,9% di agosto.

Il core rate, ossia l’indice dei prezzi al consumo depurato delle componenti più volatili quali cibo ed energia, ha evidenziato un +0,2% m/m, rispetto al +0,3% di previsioni e mese precedente, e un +3,0% a/a, a fronte del +3,1% di agosto e delle attese.

Sempre negli Stati Uniti, a ottobre, la lettura preliminare dell’indice Pmi Manifatturiero, condotta da S&P Global, è salita a 52,2 punti dai 52,0 di settembre (attese 52,0). L’indice relativo ai servizi è salito contro il consensus (53,5), a 55,2 punti dai 54,2 punti del mese precedente.

Restano monitorate anche le questioni commerciali dopo che Trump ha interrotto tutti i negoziati commerciali con il Canada, citando una pubblicità anti-dazi finanziata dal governo dell’Ontario, e in vista dell’incontro confermato fra il presidente USA e Xi Jinping previsto per giovedì prossimo.

Sul forex, l’euro/dollaro sale a 1,162, il cambio dollaro/yen a 152,8. Tra le materie prime, petrolio in rialzo con il Brent (+1,0%) a 66,6 dollari e il Wti (+0,8%) a 62,3 dollari al barile.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund scende a 79 punti base con il rendimento sul decennale italiano al 3,42%.

Tornando a Piazza Affari, chiude in vetta Lottomatica (+2,7%), seguita da Stellantis (+2,3%), Pop. Sondrio (+2,1%), Bper (+2,1%); in fondo  Saipem (-4,1%), preceduta da Unicredit (-1,7%), STM (-1,6%), Tenaris (-1,1%).