Le borse europee virano in negativo a metà seduta mentre i futures di Wall Street viaggiano in frazionale rialzo.
A Milano, il Ftse Mib rallenta a -0,2% a 42.291 punti, debole come il CAC 40 di Parigi (-0,4%), l’Ibex35 di Madrid (-0,4%), il Dax di Francoforte (-0,1%) e il Ftse 100 di Londra (-0,1%).
Focus sulla fitta agenda macro odierna: la stima preliminare di ottobre del PMI Manifatturiero dell’Eurozona ha evidenziato 50 punti, sopra le attese e settembre (entrambi 49,8 punti). L’indice Servizi è salito a 52,6 punti, rispetto ai 51,2 stimati e ai 51,3 del mese precedente mentre il Composito si è attestato a 52,2 punti, rispetto ai 51,2 di settembre e ai 51,0 delle previsioni.
Nello stesso mese, l’omologo manifatturiero del Regno Unito si è attestato a 49,6 punti, in aumento, oltre le attese (46,6 punti), dai 46,2 punti del mese precedente. Il PMI Servizi è salito a 51,1 punti dai 50,8 punti di settembre, rispetto a 51 del consensus. Il Composito è stato anch’esso pari a 51,1 punti, in aumento, oltre le stime degli analisti (50,6 punti), dai 50,1 punti della rilevazione precedente.
Il preliminare di ottobre del PMI manifatturiero della Germania si è attestato a 49,6 punti, leggermente al di sopra rispetto ai 49,5 del consensus e di settembre. Il PMI servizi è salito, contro il consensus (51,1 punti), a 54,5 punti dai 51,5 del mese precedente mentre il composito ha riportato 53,8 punti, a fronte dei 51,6 stimati e dei 52 di settembre.
Restano monitorate anche le questioni commerciali dopo che Trump ha interrotto tutti i negoziati commerciali con il Canada, citando una pubblicità anti-dazi finanziata dal governo dell’Ontario, e in vista dell’incontro confermato fra il presidente USA e Xi Jinping previsto per giovedì prossimo.
A livello europeo, occhi sul giudizio di Moody’s sulla Francia.
Sul forex, l’euro/dollaro si mantiene a 1,161 e il cambio dollaro/yen a 152,9. Tra le materie prime, ritraccia leggermente il petrolio dopo il rally di ieri con il Brent (-0,2%) a 65,8 dollari e il Wti (-0,2%) a 61,7 dollari al barile.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund sale a 80 punti base con il rendimento sul decennale italiano al 3,41%.
Tornando a Piazza Affari, resta in vetta Eni (+2,4%) dopo la trimestrale, seguita da Lottomatica (+1%) e Bper (+0,9%), quest’ultima dopo il giudizio di Morningstar DBRS; in fondo Unicredit (-1,6%), Saipem (-1,4%), Unipol ed Enel (entrambe -1,3%).

























