Wall Street tenta il recupero e torna vicino ai massimi trainata dai petroliferi

Wall Street ha chiuso la seduta di giovedì in deciso rialzo tornando vicino ai massimi aiutata anche dal balzo del petrolio che ha trainato il settore dell’Oil & Gas..

L’S&P 500 archivia la giornata a +0,58%, il Nasdaq a +0,89% e il Dow Jones a +0,31%.

Fa meglio il Russell 2000 a +1,27%.

La giornata di ieri è stata scossa dalle minacce di Donald Trump a Vladimir Putin, con il presidente americano che ha annunciato forti sanzioni ai giganti petroliferi russi Rosfnet e Lukoil.

Dichiarazioni che hanno subito fatto volare il prezzo del greggio e di conseguenza tutto il settore, non solo a Wall Street.

Il balzo del petrolio ha permesso all’oro nero di recuperare in parte le forti perdite che hanno seguito la fine del conflitto a Gaza, che ha dato maggiore stabilità alle principali rotte commerciali come quella che passa per lo stretto di Hormuz.

La settimana è stata anche caratterizzata dalle trimestrali delle big come Coca-Cola e 3M martedì e Tesla mercoledì, mentre oggi sarà (venerdì 24 ottobre) sarà la volta di Procter & Gamble.

Per ora le big di Wall Street stanno reggendo il confronto con le alte quotazioni, pubblicando risultati sopra le attese e allontanando i timori di quotazioni troppo alte.

Ieri però il protagonista è stato il settore dell’Oil & Gas in scia allo scatto del greggio. Exxon Mobil ha chiuso a +1,1%, ConocoPhilips a +3,1% e Diamondblack a +3,4%.

Sul fronte delle trimestrali hanno battuto le attese Dow, industria chimica della cellulosa e della carta, che ha chiuso la seduta a +12,9% e Las Vegas Sands, una delle più importanti catene di hotel-casinò al mondo, che ha archiviato il giovedì a +12,4%.

Bene anche Tesla nel giorno dopo la pubblicazione dei conti con un +2,3%. La società di Elon Musk ha riportato utili inferiori alle attese ma un fatturato più alto rispetto all’ultimo trimestre.

Tra le peggiori di giornata invece troviamo Molina Healthcare a -17,5% dopo risultati inferiori alle attese.

In calo IBM a -0,9% nonostante gli utili abbiano battuto il consensus. Il focus degli investitori è stata la performance deludente di Red Hat, il ramo del gruppo che offre prodotti derivanti da software open-source.

Passando alle materie il Brent balza del 5,43% a 65,99 dollari al barile. In forte recupero anche il Wti a +5,42% a 61,67 dollari al barile.

Torna a salire l’oro a +1,76% a 4.136,8 dollari l’oncia. Trend simile per l’argento a +1,78% a 48,53 dollari l’oncia.

Infine sul forex l’euro/dollaro è stabile a 1,162 e il dollaro/yen sale a 152,61.