Iniziative Bresciane – “Diversificazione e sostenibilità per consolidare il percorso di sviluppo”

Iniziative Bresciane (INBRE) “consolida la crescita proseguendo nel piano di investimenti sul core business aziendale delle centrali idroelettriche, con una diversificazione geografica e tecnologica attraverso il Progetto ‘Fiume Arno’, mantenendo allo stesso tempo l’attenzione sullo sviluppo del fotovoltaico”, afferma l’AD Giovanni Parolini. “Strategie e investimenti ambiziosi ma compatibili in considerazione della sostenibilità patrimoniale e reddituale del Gruppo ulteriormente confermata dai risultati della semestrale 2025”, aggiunge l’IR Alberto Rizzi. Parallelamente, INBRE ribadisce il proprio approccio responsabile e sostenibile con un focus costante sugli aspetti ESG”.

Prosegue la crescita tra diversificazione geografica e di fonte

“Iniziative Bresciane (INBRE) prosegue nel proprio percorso di crescita portando avanti gli investimenti nel core business aziendale delle centrali idroelettriche, anche in un’ottica di diversificazione geografica e tecnologica”, esordisce così Giovanni Parolini, cooptato dal CdA, lo scorso maggio, quale Vice-Presidente e Consigliere Delegato della società.

“Il mio ingresso”, afferma Parolini, “fa seguito alle operazioni portate avanti dalla società controllata Iniziative Toscane che negli ultimi anni si è occupata del Progetto ‘Fiume Arno, attualmente il nostro maggiore investimento”.

“Una sfida, giunta oramai con successo nella sua parte conclusiva di completamento delle operazioni, che permette di diversificarci geograficamente attraverso impianti nel Centro Italia, in particolare in Toscana, che si contraddistinguono per salti molto bassi ma portate più consistenti rispetto al tradizionale idroelettrico alpino, che si caratterizza per bassa portata e alto salto”.

“Operazioni che, prevediamo, si tradurranno in aumento della potenza e della produzione, consentendoci anche di avere una sempre maggiore indipendenza dalle fluttuazioni legate a cambiamenti climatici improvvisi e quindi dalla piovosità grazie alla nostra presenza contemporanea su bacini diversi, alpino e appenninico”.

Al riguardo, si ricorda che nel corso del primo semestre del 2025 è entrato in funzione l’impianto denominato “Ponte di Annibale”, sito nei Comuni di Incisa (FI) e Reggello (FI), con potenza di concessione complessiva pari a 0,4 MW, in titolarità di Iniziative Toscane.

Con l’occasione, l’AD conferma che “entro novembre verranno conclusi i lavori relativi alla centrale idroelettrica nel Comune di Barghe in Valle Sabbia, un piccolo impianto su DMV (deflusso minimo vitale, ndr), con una potenza di 97,94 kW, che produrrà energia sfruttando l’acqua non utilizzata dalla centrale principale, ottimizzandone così la produzione”, con la previsione di “avviarne l’operatività alla fine del prossimo mese”.

E non è tutto in quanto, evidenzia Parolini, “resta al contempo attenzionato lo sviluppo del fotovoltaico, fonte energetica a cui il Gruppo INBRE si è recentemente aperto in ottica di crescente diversificazione del portafoglio. In merito, confermo che siamo pronti ad avviare nelle prossime settimane l’investimento per la costruzione e l’esercizio di un parco solare nel Comune di Castel Mella (BS), che sarà gestito dalla controllata Castelsolar”.

“Leve strategiche la cui validità si rifletterà sui risultati futuri in continuità con la sostenibilità patrimoniale e reddituale che ha già caratterizzato i conti del primo semestre 2025”.

Sostenibilità finanziaria e approccio responsabile

“Conti”, interviene Alberto Rizzi, IR di Iniziative Bresciane, “che hanno infatti registrato un calo di 2,3 milioni a livello di posizione finanziaria netta rispetto al 31 dicembre 2024, proseguendo il trend già evidenziato alla fine dello scorso esercizio. E ciò, senza che abbia pesato sull’avanzamento degli investimenti nei primi sei mesi di quest’anno, e con la previsione di poter attuare una sempre più efficace programmazione dei finanziamenti, cogliendo inoltre le dinamiche positive legate alla discesa dei tassi d’interesse”.

“Spostando l’attenzione sul conto economico, il Gruppo ha confermato una solida redditività nel primo semestre 2025 (Ebitda a 7,9 milioni e relativa incidenza sui ricavi netti consolidati al 64%, ndr), al quale si associa inoltre un calo del rapporto PFN/Ebitda a ulteriore prova della sostenibilità dei risultati di INBRE”.

“Il tutto nonostante il previsto calo dei ricavi (-21% a/a, ndr) che riflette il decremento della produzione di energia idroelettrica del Gruppo rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (-19,8%, ndr), che era stato particolarmente favorevole a livello di precipitazioni. Nel complesso, la produzione risulta comunque superiore rispetto alla media dello scorso quinquennio anche tenuto conto dell’entrata in funzione di nuovi impianti”, spiega Rizzi.

“Detto quanto sopra”, conclude l’IR, “la società ribadisce il proprio approccio responsabile e sostenibile mantenendo alta l’attenzione anche sugli aspetti ESG. Attenzione comprovata, tra l’altro, dalla conferma, da parte dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM), di un punteggio di tre stelle corrispondente al massimo ottenibile in materia di rating di legalità, e dal conseguimento del rating ESG con score S2 rilasciato nel luglio scorso ad esito della valutazione effettuata attraverso la piattaforma Tigran di proprietà di Modefinance”.

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