Le borse europee viaggiano perlopiù positive a metà seduta con i futures di Wall Street tonici.
A Milano, il Ftse Mib resta in vetta con un +0,7% a 42.790 punti, bene come l’Ibex35 di Madrid (+0,6%); più cauti il Dax di Francoforte, il CAC 40 di Parigi (entrambi +0,1%) e il Ftse 100 di Londra (flat).
E’ una settimana ricca di appuntamenti con gli annunci di Fed, BCE e Banca del Giappone oltre che con i conti delle big tech Microsoft, Alphabet, Meta, Amazon e Apple.
Nel frattempo, il sentiment continua a beneficiare dell’allentamento delle tensioni tra USA e Cina con le due superpotenze che hanno raggiunto un accordo preliminare su una serie di punti, in vista dell’atteso incontro fra Trump e Xi Jinping.
Dall’agenda macro, a ottobre l’indice IFO, che misura la fiducia delle aziende tedesche, si è attestato a 88,4 punti, in aumento contro le attese (88) rispetto agli 87,7 del mese precedente.
Sul forex, l’euro/dollaro sale a 1,164 mentre il cambio dollaro/yen scende a 152,8. Tra le materie prime, petrolio in calo con il Brent (-0,8%) a 64,7 dollari e il Wti (-0,8%) a 61,0 dollari al barile.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si mantiene a 78 punti base con il rendimento sul decennale italiano al 3,42%.
Tornando a Piazza Affari, accelera e resta in vetta MPS (+3,3%) in scia alle considerazioni positive degli analisti, seguita da Unipol (+2,4%), Poste Italiane e Bper (entrambe +1,7%); scivola in fondo Campari (-2,5%), preceduta da Terna (-0,9%) e Ferrari (-0,7%).
























