Avvio incerto per le principali borse europee.
A Milano, il Ftse Mib cede lo 0,1% a 42.869 punti, cauto come l’Ibex35 di Madrid (+0,2%), il Ftse 100 di Londra (+0,1%), il CAC 40 di Parigi (-0,3%) e il Dax di Francoforte (-0,3%).
Gli investitori restano concentrati sugli appuntamenti di questa settimana con gli annunci di Fed, BCE e Banca del Giappone oltre che con i conti delle big tech Microsoft, Alphabet, Meta, Amazon e Apple.
Nel frattempo, il sentiment continua a beneficiare dell’allentamento delle tensioni tra USA e Cina.
Inoltre, Trump ha elogiato l’alleanza degli Stati Uniti con il Giappone, riaffermando i legami con un partner di lunga data e lodando il nuovo Primo Ministro Sanae Takaichi per i suoi piani che prevedono un aumento della spesa per la difesa. Le parti hanno poi firmato un accordo quadro sui minerali essenziali.
Dall’agenda macro, in Germania, l’indice GFK sulla fiducia consumatori di novembre si è attestato a -24,1 punti, rispetto ai -22 previsti e ai precedenti -22,5 (rivisti da -22,3).
Attesa stamane anche la fiducia consumatori italiana.
Sul forex, l’euro/dollaro sale a 1,165 mentre il cambio dollaro/yen scende a 152,1. Tra le materie prime, petrolio in calo con il Brent (-1,3%) a 64,0 dollari e il Wti (-1,4%) a 60,5 dollari al barile.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund riparte da 78 punti base con il rendimento sul decennale italiano al 3,40%.
Tornando a Piazza Affari, guidano in avvio Stm (+1,7%), Diasorin e Terna (entrambe +0,7%); in fondo Saipem (-1,4%), Leonardo (-1,3%) ed Eni (-1%).























