Campari – Vendite +1,5% su base organica e utile del gruppo ante imposte adj. -2,6% nei 9M25

Campari annuncia i seguenti highlights sui primi nove mesi del 2025:

  • “Le vendite del Gruppo sono state pari a €2.281 milioni, +1,5% organicamente e
    complessivamente del +0,2% (Q3: +4,4% organicamente, -0,1% su variazione totale). L’effetto perimetro è stato del +1,1% principalmente guidato da Courvoisier e parzialmente compensato dai marchi in distribuzione e dal co-packing, mentre l’effetto cambio è stato del -2,4%.
  • L’EBIT rettificato è stato di €517 milioni, +1,4% organicamente e +3,6% complessivamente (Q3: +19,5% organicamente, +18,8% su variazione totale). Il margine di EBIT rettificato è stato pari al 22,7%.
  • L’EBITDA rettificato è stato di €629 milioni, +4,8% organicamente e +6,4% complessivamente (Q3: +18,8% organicamente, +17,6% su variazione totale). Il margine dell’EBITDA rettificato è stato pari al 27,6%
  • L’utile del gruppo prima delle imposte è stato di €399 milioni, complessivamente -5,7%. L’utile del Gruppo prima delle imposte rettificato è stato di €440 milioni, complessivamente -2,6%.
  • L’indebitamento finanziario netto al 30 settembre 2025 è stato di €2.241 milioni, in miglioramento rispetto al 31 dicembre 2024 di €136 milioni grazie alla generazione positiva di cassa e prima dell’ulteriore beneficio derivante dai proventi della cessione di Cinzano”.

Per il 2025, Campari Group “continua a prevedere una crescita organica moderata delle vendite nette a livello organico, in assenza di un ulteriore deterioramento della fiducia dei consumatori in Europa, con particolare impatto sul canale on-trade, e negli Stati Uniti”.

“Per quanto riguarda il margine EBIT-rettificato, Campari Group si attende una stabilità della tendenza delle vendite a livello organico, includendo ora l’effetto dei dazi americani per quest’anno”.

“L’attesa di stabilità è sostenuta da un impatto dei dazi meno sfavorevole rispetto alle precedenti stime (ora previsto intorno a €15 milioni nel 2025, grazie a una gestione efficiente delle scorte e assumendo una stabilità dei dazi, con impatto di €37 milioni su base annuale), nonché da efficienze nei COGS e SG&A, che compensano ampiamente i reinvestimenti in A&P nel terzo trimestre”.

“L’obiettivo di migliorare di 50 punti base il rapporto tra costi di struttura e vendite nette nel primo anno del piano di contenimento dei costi è confermato, supportato da una riduzione attesa in valore assoluto dei costi di struttura anche nel quarto trimestre. L’impatto di FX e perimetro sul margine EBIT rettificato è previsto complessivamente limitato”.