Seduta contrastata per le principali borse asiatiche in linea alla chiusura di ieri a Wall Street.
Shanghai e Shenzhen cedono rispettivamente lo 0,7 e l’1,2%, deboli come Hong Kong (-0,1%). Bene invece il Giappone con il Nikkei a +0,1% e il Topix a +0,7%.
Oltreoceano, il Nasdaq ha terminato a +0,6%, l’S&P500 flat e il Dow Jones a -0,2%.
Resta l’attenzione sul fronte commerciale dopo il vertice tra Trump e Xi Jinping in Corea del Sud, il primo dal G20 di Osaka del 2019, con le parti che hanno confermato la tregua.
Pechino ha ripreso già gli acquisti di soia dopo un blocco totale di due mesi. Inoltre, i dazi aggiuntivi del 100% annunciati per il 1° novembre sui prodotti cinesi sono stati cancellati e sono stati dimezzati quelli del 20% legati al problema del fentanyl.
E’ stato, tra l’altro, poi confermato il rinvio di un anno per l’entrata in vigore della stretta di Pechino sull’export di terre rare e, in cambio, Trump ha aperto a un allentamento delle restrizioni sulle spedizioni di chip, compreso l’ultimo modello Blackwell di Nvidia.
Sul fronte politico, Trump ha affermato che si è parlato a lungo della guerra in Ucraina e che “lavorerà insieme” a Xi per cercare di farla finire.
Dal lato, infine, delle banche centrali, l’istituto giapponese, come previsto, ha mantenuto il tasso di riferimento allo 0,5% confermando che i futuri incrementi dipenderanno dalla situazione economica.
Sul forex, l’euro/dollaro sale a 1,161 e il cambio dollaro/yen a 153,5. Tra le materie prime, petrolio in calo con il Brent (-0,5%) a 64,0 dollari e il Wti (-0,5%) a 60,2 dollari al barile.
























