Avvio debole per le principali borse europee.
A Milano, il Ftse Mib cede lo 0,4% a 43.071 punti, sotto la parità come l’Ibex35 di Madrid (-0,6%), il Ftse 100 di Londra (-0,4%) e il CAC 40 di Parigi (-0,3%) mentre resiste il Dax di Francoforte (+0,3%).
Gli investitori restano concentrati sulle banche centrali, a partire dalla Fed che, come previsto, ha tagliato i tassi di 25 punti per la seconda volta consecutiva portandoli al 3,75-4%, spiegando che “l’incertezza sulle prospettive economiche rimane elevata”.
Il presidente Powell ha avvertito che il mercato del lavoro si sta raffreddando e l’inflazione resta elevata, mentre lo shutdown rischia di pesare temporaneamente sulla crescita. Anche per questo un terzo taglio a dicembre è “tutt’altro che scontato”.
La Banca del Giappone, come previsto, ha invece mantenuto il tasso di riferimento allo 0,5% confermando che i futuri incrementi dipenderanno dalla situazione economica.
Oggi lo sguardo si focalizzerà sulla BCE e sulla successiva conferenza stampa della presidente Lagarde.
Resta l’attenzione anche sul fronte commerciale dopo il vertice tra Trump e Xi Jinping in Corea del Sud, il primo dal G20 di Osaka del 2019, con le parti che hanno confermato la tregua. Tra i risultati, i dazi sui prodotti cinesi passano dal 57% al 47% e sono stati dimezzati quelli del 20% legati al problema del fentanyl.
Dall’agenda macro, nel terzo trimestre 2025, il Pil preliminare francese è aumentato dello 0,5% su base trimestrale, a fronte del +0,1% delle attese e del +0,3% del 2Q25. Su base tendenziale, è salito dello 0,9%, a fronte del +0,6% delle previsioni e del +0,7% del trimestre precedente.
Occhi sul PIL dell’Italia e dell’Eurozona, oltre che su disoccupazione e inflazione in Germania.
Sul forex, l’euro/dollaro sale a 1,162 e il cambio dollaro/yen a 153,6. Tra le materie prime, petrolio in calo con il Brent (-0,9%) a 63,8 dollari e il Wti (-0,9%) a 59,9 dollari al barile.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund riparte da 76 punti base con il rendimento sul decennale italiano al 3,41%.
Tornando a Piazza Affari, corre in avvio Campari (+7,5%), seguita da Italgas (+2,5%) e Tenaris (+1,2%) tutte dopo i conti; in fondo Stellantis (-5,8%), Prysmian (-5,7%) e Amplifon (-3,3%) anch’esse dopo i risultati.
























