Mercati – Europa peggiora a metà seduta in attesa della BCE, Piazza Affari -0,9%

Le borse europee peggiorano a metà seduta con i futures di Wall Street deboli.

A Milano, il Ftse Mib cede lo 0,9% a 42.866 punti, in calo come l’Ibex35 di Madrid (-1,2%), il CAC 40 di Parigi (-0,7%), il Ftse 100 di Londra (-0,5%) e il Dax di Francoforte (-0,2%).

Cresce l’attesa per gli annunci della BCE di oggi pomeriggio che, secondo le previsioni, lascerà i tassi invariati e per la conferenza stampa della presidente Christine Lagarde.

Il tutto mentre gli investitori stanno ancora metabolizzando quanto emerso ieri sera dalla Fed che, come stimato, ha tagliato i tassi di 25 punti per la seconda volta consecutiva portandoli al 3,75-4%, spiegando che “l’incertezza sulle prospettive economiche rimane elevata”.

Il presidente Powell ha avvertito che il mercato del lavoro si sta raffreddando e l’inflazione resta elevata, mentre lo shutdown rischia di pesare temporaneamente sulla crescita. Anche per questo un terzo taglio a dicembre è “tutt’altro che scontato”.

Resta l’attenzione anche sul fronte commerciale dopo il vertice tra Trump e Xi Jinping in Corea del Sud, il primo dal G20 di Osaka del 2019, con le parti che hanno confermato la tregua. Tra i risultati, i dazi sui prodotti cinesi passano dal 57% al 47% e sono stati dimezzati quelli del 20% legati al problema del fentanyl.

Dall’agenda macro, la prima stima del Pil dell’Eurozona nel terzo trimestre 2025 ha registrato un aumento dello 0,2% su base trimestrale, leggermente superiore rispetto al +0,1% sia del 2Q25 finale sia del consensus. Su base annua, l’incremento è stato dell’1,3%, a fronte del +1,2% stimato e del +1,5% del precedente trimestre.

In Italia, nel terzo trimestre 2025, il Pil preliminare ha registrato una variazione nulla su base trimestrale, rispetto al +0,1% delle attese e al -0,1% del 2Q25. Su base annua, ha mostrato un incremento dello 0,4%, stabile rispetto al trimestre precedente ma sotto le attese (+0,6%).

Sempre nel nostro Paese, a settembre, il tasso di disoccupazione si è attestato al 6,1%, leggermente superiore rispetto al 6,0% stimato e di agosto.

Sul forex, l’euro/dollaro sale a 1,161 e il cambio dollaro/yen a 153,8. Tra le materie prime, il petrolio resta in calo con il Brent (-0,6%) a 63,9 dollari e il Wti (-0,6%) a 60,1 dollari al barile.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund aumenta a 77 punti base con il rendimento sul decennale italiano al 3,41%.

Tornando a Piazza Affari, accelera e prosegue in vetta Campari (+10,1%) dopo i conti, seguita da Italgas (+3,9%) in scia ai risultati e al nuovo piano, Interpump (+1%); restano in fondo Stellantis (-5,5%), Prysmian (-5,5%) e Amplifon (-3,2%) anch’esse dopo le trimestrali.