Prevista partenza incerta per le principali borse europee.
Chiusura ieri mista a Wall Street con il Nasdaq a +0,6%, l’S&P500 flat e il Dow Jones a -0,2%.
Sui mercati asiatici, Tokyo guadagna lo 0,1% mentre Hong Kong cede lo 0,3% e Shanghai lo 0,7%.
Gli investitori restano concentrati sulle banche centrali, a partire dalla Fed che, come previsto, ha tagliato i tassi di 25 punti per la seconda volta consecutiva portandoli al 3,75-4%, spiegando che “l’incertezza sulle prospettive economiche rimane elevata”.
Il presidente Powell ha avvertito che il mercato del lavoro si sta raffreddando e l’inflazione resta elevata, mentre lo shutdown rischia di pesare temporaneamente sulla crescita. Anche per questo un terzo taglio a dicembre è “tutt’altro che scontato”.
Sempre in tema di politica monetaria, la Banca del Giappone, come previsto, ha mantenuto il tasso di riferimento allo 0,5% confermando che i futuri incrementi dipenderanno dalla situazione economica.
Oggi lo sguardo si focalizzerà sulla BCE e sulla successiva conferenza stampa della presidente Lagarde.
Resta l’attenzione anche sul fronte commerciale dopo il vertice tra Trump e Xi Jinping in Corea del Sud, il primo dal G20 di Osaka del 2019, con le parti che hanno confermato la tregua. Tra i risultati, i dazi sui prodotti cinesi passano dal 57% al 47% e sono stati dimezzati quelli del 20% legati al problema del fentanyl.
Dall’agenda macro, nel terzo trimestre 2025, il Pil preliminare francese è aumentato dello 0,5% su base trimestrale, a fronte del +0,1% delle attese e del +0,3% del 2Q25. Su base tendenziale, è salito dello 0,9%, a fronte del +0,6% delle previsioni e del +0,7% del trimestre precedente.
Occhi sul PIL dell’Italia e dell’Eurozona, oltre che su disoccupazione e inflazione in Germania.
A Piazza Affari, riflettori sui conti di Amplifon, Campari, Prysmian, Stellantis, Tenaris e Italgas, quest’ultima in scia anche al piano industriale.
























