Mercati – Chiusura perlopiù in ribasso per le borse europee, Milano -0,1%

Le borse europee chiudono perlopiù negative, con Wall Street mista dopo le prime ore di contrattazioni.

A Milano, il Ftse Mib cede lo 0,1% a 43.175 punti, negativo come CAC 40 di Parigi (-0,4%), Ftse 100 di Londra (-0,4%) e Dax di Francoforte (-0,7%). Chiude in lieve rialzo l’Ibex35 di Madrid (+0,1%).

Oltreoceano, il Nasdaq guadagna lo 0,55%, lo S&P 500 lo 0,2%, il Dow Jones cede lo 0,05%.

Focus sull’agenda macro: a ottobre, i prezzi al consumo preliminari nell’Eurozona hanno registrato, come previsto, un incremento del 2,1% su base annua, rallentando leggermente dal +2,2% di settembre. Su base mensile, hanno riportato un +0,2% a fronte del precedente +0,1%. L’indice Core ha mostrato un +2,4% annuo, come il mese precedente ma leggermente al di sopra rispetto al +2,3% delle attese.

Nello stesso mese, secondo i preliminari, in Italia, i prezzi al consumo hanno segnato un -0,3% m/m, rallentando, contro le attese (flat), dal -0,2% di settembre. Su base annua, il dato ha registrato +1,2%, rispetto al +1,6% sia consensus sia del mese precedente.

Resta l’attenzione anche sulle questioni commerciali con il segretario al tesoro Scott Bessent che prevede che gli Stati Uniti torneranno al tavolo dei negoziati con la Cina entro un anno, e geopolitiche con Trump che ha ordinato la ripresa dei test nucleari mentre è stato cancellato l’atteso incontro con Putin a Budapest.

Sul forex, l’euro/dollaro scende a 1,153, il cambio dollaro/yen a 154,1. Tra le materie prime, petrolio in lieve rialzo con il Brent (+0,2%) a 64,5 dollari e il Wti (+0,2%) a 60,7 dollari al barile.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund scende a 75 punti base con il rendimento sul decennale italiano al 3,38%.

Tornando a Piazza Affari, chiude in vetta Interpump (+4,3%), seguita da Prysmian (+2,0%), Ferrari (+1,4%), Unicredit (+1,4%). Realizzi in coda su TIM (-2,3%), preceduta da Intesa (-2,2%), Hera (-1,9%), Italgas (-1,6%).