Wall Street ha chiuso la seduta di giovedì in netto calo in scia alle trimestrali sotto le attese di Meta e Microsoft e all’esito dei colloqui tra Usa e Cina.
L’S&P 500 archivia la giornata a -0,99%, il Nasdaq a -1,57% e il Dow Jones a -0,23%.
In rosso anche il Russell 2000 a -0,81%.
E’ stata una settimana ricca di appuntamenti iniziata con la riunione della Fed e il conseguente taglio di 25 punti dei tassi di interesse, anche se le parole di Powell, che ha negato ci saranno altri tagli nel 2025, hanno subito cambiato il sentiment dei mercati.
Sentiment che è peggiorato ieri per le trimestrali sotto le attese di due colossi tech come Meta e Microsoft.
A peggiorare il clima anche l’esito dei colloqui tra Donal Trump e Xi Jinping. Sebbene il presidente americano li abbia dipinti come un successo secondo gli analisti restano profonde le tensioni tra i due paesi.
Tornando all’azionario Meta è crollata dell’11,3%, la perdità più pesante dell’S&P500. Gli analisti sono stati sorpresi dal budget di spesa per il 2026 destinato all’AI, visto che non tutti credono che i ritorni giustifichino l’ammontare degli investimenti.
Un sentiment che sta ormai caratterizzando l’intero settore dell’intelligenza artificiale e che secondo molti operatori ha raggiunto quotazioni troppo al di sopra dei fondamentali.
Un’altra big tech che ha deluso ieri è stata Microsoft che ha chiuso a -2,9%. A differenza di Meta gli analisti non hanno apprezzato le previsioni per il 2026 e in particolare le previsioni di crescita per Azure.
Tra le vincitrici di ieri Alphabet ha chiuso a +2,5% dopo i risultati che hanno battuto le attese degli analisti.
Passando alle materie prime poco mosso il Brent a +0,08% a 64,37 dollari al barile. In calo invece il Wti a -0,3% a 60,3 dollari al barile.
Rimbalza l’oro a +1,2% a 4048,55 dollari l’oncia. Ancora positivo l’argento a +2,04% a 48,89 dollari l’oncia.
Infine sul forex l’euro/dollaro è in calo a 1,157 e il dollaro/yen sale a 153,91.
 
                
 
		 
		






