La Guardia di Finanza ha sequestrato azioni ordinarie Campari per un valore di 1,29 miliardi e pari oltre il 16% del capitale della società quotata, detenute dalla holding di diritto lussemburghese Lagfin che attualmente possiede una quota pari al 51,8%.
Il provvedimento, firmato dal gip di Monza, ha origine da un’inchiesta coordinata dalla Procura di Monza, che ipotizza reati di dichiarazione fraudolenta mediante artifici e responsabilità amministrativa delle persone giuridiche.
L’indagine sorge da una verifica fiscale sulle operazioni straordinarie della holding estera, che nel 2024 ha assorbito la propria controllata italiana, titolare del pacchetto di maggioranza di Campari.
Secondo la Gdf, all’atto della fusione non sarebbero state dichiarate plusvalenze da “exit tax” per oltre 5,3 miliardi, maturate dalla società italiana incorporata e non tassate al momento del trasferimento all’estero.
“In relazione agli articoli di stampa relativi al contenzioso tra Lagfin e l’amministrazione
finanziaria”, Campari ha diffuso una nota nella quale “precisa che la disputa non riguarda Davide Campari-Milano N.V. né il gruppo Campari. Ergo, non vi è alcuna conseguenza né per Davide Campari- Milano N.V. né per il Gruppo Campari”.
























