Pharmanutra – Premia dieci giovani laureati dell’Università di Parma

PharmaNutra premia dieci laureati dell’Università di Parma con l’obiettivo di “sostenere i giovani, valorizzare l’impegno e promuovere la cultura della ricerca”.

Istituiti grazie al contributo dell’azienda pisana, i premi, consegnati oggi al Campus Scienze e Tecnologie dell’ateneo, “rappresentano un segno concreto dell’attenzione che l’azienda dedica da sempre al mondo accademico e al territorio di Parma, con cui condivide un legame profondo. L’iniziativa è infatti collegata alla Cetilar Run, la corsa al tramonto organizzata dal CUS Parma in partnership con Pharmanutra, che quest’anno ha celebrato la sua decima edizione — come dieci sono stati i premi assegnati”.

“I riconoscimenti, del valore di 1.000 euro ciascuno, sono stati attribuiti a sette laureati del Dipartimento di Medicina e Chirurgia e a tre del Dipartimento di Scienze degli Alimenti e del Farmaco, per i corsi di laurea in Fisioterapia, Scienze Motorie, Sport e Salute, Scienze e Tecniche delle Attività Motorie Preventive e Adattate e Scienze della Nutrizione Umana.
A riceverli sono stati: Federico Accurso, Massimiliano Bricioli, Giuliana Cinnera Martino, Matteo Cojacetto, Anita Croci, Sofia Del Governatore, Gianpietro Favagrossa, Alice Genini, Alessia Pagani e Irene Riccardi”.

Alla cerimonia di consegna hanno partecipato il Prorettore Vicario Fabrizio Storti, il COO di Pharmanutra Carlo Volpi, i Direttori di Dipartimento Stefano Bettati e Gianni Galaverna, insieme ai Presidenti e Presidenti Vicari dei corsi di laurea coinvolti.

“Oggi è una giornata importante per Pharmanutra – ha dichiarato il COO Carlo Volpi – un capitolo speciale del rapporto tra la nostra azienda e la città di Parma. Città a cui siamo legati da molti anni, anche grazie alla partnership con il CUS Parma per la Cetilar Run. Le dieci borse di studio assegnate – dieci come le edizioni della Cetilar Run – rappresentano un gesto di attenzione al territorio e alla sua comunità, oltre che un ulteriore consolidamento del rapporto con l’Università di Parma.”