Seduta contrastata per le principali borse asiatiche dopo la chiusura in rosso di ieri a Wall Street.
Shanghai e Shenzhen guadagnano rispettivamente lo 0,3 e lo 0,4%, in controtendenza a Hong Kong (-0,3%) e al Giappone con il Nikkei a -2,3% e il Topix a -1,3%.
Oltreoceano, il Nasdaq ha terminato a -2%, l’S&P500 a -1,2% e il Dow Jones a -0,5%.
Il sentiment resta appesantito dai timori che le valutazioni abbiano raggiunto livelli eccessivi e che si corra il rischio di una bolla tecnologica, timori alimentati anche dalle affermazioni di alcuni dirigenti di Wall Street secondo i quali gli investitori dovrebbero prepararsi a un calo del mercato azionario di oltre il 10% nei prossimi 12-24 mesi.
Il tutto in un contesto già condizionato dalle incertezze sulle prossime mosse della Fed dopo i pareri contrastanti espressi recentemente da alcuni funzionari della banca centrale.
Per contro, gli investitori hanno trovato un po’ di sollievo con la notizia che la Cina estenderà per un anno la sospensione dei dazi aggiuntivi del 24% sui beni statunitensi a partire dal 10 novembre, lasciando in vigore quelli del 10%.
Sul forex, l’euro/dollaro oscilla a 1,148 e il cambio dollaro/yen a 153,6. Tra le materie prime, petrolio poco mosso con il Brent (-0,1%) a 64,4 dollari e il Wti (-0,1%) a 60,5 dollari al barile.
























