Mediobanca ha chiuso il 1° trimestre dell’esercizio 2025/2026 con un utile netto di 291,2 milioni di euro, in calo dell’11,8% rispetto ai 330 milioni contabilizzati negli stessi mesi dell’esercizio precedente, dopo aver recepito costi straordinari per 45,3 milioni (30,5 milioni su base netta) legati alle OPS per spese dirette/consulenze finanziarie e legali connesse all’operazione Monte dei Paschi di Siena e Banca Generali.
In leggero aumento, invece, il margine di intermediazione che è salito da 865,8 milioni a 867,6 milioni di euro (+0,2%). Il margine di interesse è sceso dell’1,3% (da 485 milioni a 478,5 milioni di euro).
A fine settembre 2025 gli impieghi erano pari a 54,4 miliardi di euro (+4,6% a/a). Alla stessa data le attività deteriorate lorde erano pari a 1,2 miliardi di euro, con un’incidenza del 2,1% sugli impieghi e una copertura del 60%.
Sempre a fine settembre 2025 il Common Equity Tier 1 si era attestato al 15,8%, in aumento di circa 75 punti base tenuto conto della revoca della proposta di buy back (+400 milioni equivalenti a circa +95 punti base di CET1 ratio). .
Sulla base di questi risultati Mediobanca ha confermato un risultato ricorrente sui livelli del trimestre appena concluso, con una crescita dei ricavi high single digit rispetto al trimestre precedente. Il costo del rischio non presenta elementi inattesi confermandosi nella forchetta 50-55 punti base.
Inoltre, è atteso il cambio di esercizio con chiusura al 31 dicembre, con adeguamenti alle politiche contabili della capogruppo Monte dei Paschi di Siena.

























