Mercati – Eurolistini deboli in avvio con Milano -0,3%

Avvio debole per le principali borse europee.

A Milano, il Ftse Mib cede lo 0,3% a 43.302 punti, sotto la parità come il CAC 40 di Parigi (-0,6%), l’Ibex35 di Madrid (-0,3%), il Dax di Francoforte (-0,2%) e il Ftse 100 di Londra (-0,1%).

Occhi sulle questioni commerciali con la Corte Suprema degli Stati Uniti che si è mostrata scettica nei confronti delle ingenti tariffe globali imposte da Trump e con i giudici che hanno insinuato che il presidente abbia oltrepassato i limiti della propria autorità.

Allo stesso tempo, si attenuano i timori che le valutazioni dei titoli legati all’intelligenza artificiale abbiano raggiunto livelli eccessivi e che si corra il rischio di una bolla tecnologica.

Resta infine monitorata la politica monetaria in vista della Bank of England che, oggi, secondo le previsioni, manterrà i tassi al 4%.

Dall’agenda macro, a settembre, si è registrato un incremento della produzione industriale tedesca dell’1,3% su base mensile, a fronte del +3% atteso e del -3,7% del mese precedente.

Il finale di ottobre del PMI servizi giapponese è stato pari a 53,1 punti, al di sopra rispetto ai 52,4 punti del preliminare e del consensus. Il composito è salito a 51,5 punti dai 50,9 della prima lettura e delle previsioni.

Attese stamane le vendite al dettaglio dell’Eurozona.

Sul forex, l’euro/dollaro sale a 1,151 mentre il cambio dollaro/yen scende a 153,7. Tra le materie prime, petrolio poco mosso con il Brent (-0,1%) a 63,5 dollari e il Wti (flat) a 59,6 dollari al barile.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund riparte da 75 punti base con il rendimento sul decennale italiano al 3,41%.

Tornando a Piazza Affari, guidano in avvio Popolare di Sondrio (+1,9%), Bper (+1,3%), entrambe in scia ai conti, e Stellantis (+0,7%); in fondo Mediobanca (-2%), Telecom Italia (-1,6%), anch’esse dopo i risultati, precedute da MPS (-1,1%) in attesa della trimestrale, e Buzzi (-1,1%) che ieri ha annunciato i numeri di periodo.