Prevista partenza incerta per le principali borse europee.
Chiusura ieri positiva a Wall Street con il Nasdaq a +0,7%, il Dow Jones a +0,5% e l’S&P500 a +0,4%.
Sui mercati asiatici, Hong Kong guadagna il 2,1%, Tokyo l’1,2% e Shanghai l’1%.
Occhi sulle questioni commerciali con la Corte Suprema degli Stati Uniti che si è mostrata scettica nei confronti delle ingenti tariffe globali imposte da Trump e con i giudici che hanno insinuato che il presidente abbia oltrepassato i limiti della propria autorità.
Allo stesso tempo, si attenuano i timori che le valutazioni dei titoli legati all’intelligenza artificiale abbiano raggiunto livelli eccessivi e che si corra il rischio di una bolla tecnologica.
Resta infine monitorata la politica monetaria in vista della Bank of England che, oggi, secondo le previsioni, manterrà i tassi al 4%.
Dall’agenda macro, a settembre, si è registrato un incremento della produzione industriale tedesca dell’1,3% su base mensile, a fronte del +3% atteso e del -3,7% del mese precedente.
Il finale di ottobre del PMI servizi giapponese è stato pari a 53,1 punti, al di sopra rispetto ai 52,4 punti del preliminare e del consensus. Il composito è salito a 51,5 punti dai 50,9 della prima lettura e delle previsioni.
Attese stamane le vendite al dettaglio dell’Eurozona.
A Piazza Affari, occhi, tra le altre, su Telecom Italia, Diasorin, Bper, Mediobanca, Popolare di Sondrio e Iveco dopo i conti.

























