Le borse europee chiudono in calo, con Wall Street negativa dopo le prime ore di contrattazioni.
A Milano, il Ftse Mib cede lo 0,4% a 42.918 punti, in ribasso come l’Ibex35 di Madrid (-1,4%), il Dax di Francoforte (-0,8%), il Ftse 100 di Londra (-0,6%) e il CAC 40 di Parigi (-0,2%).
Oltreoceano, il Nasdaq cede il 2,0%, lo S&P 500 l’1,1%, il Dow Jones lo 0,7%.
Nell’ambito del più lungo shutdown governativo della storia statunitense, i mercati procedono cauti in assenza di numerosi dati macroeconomici che aiuterebbero a delineare con maggiore chiarezza l’andamento futuro dei tassi d’interesse.
Allo stesso tempo, persistono i dubbi che le valutazioni abbiano raggiunto livelli eccessivi e che si rischi lo scoppio di una bolla dei titoli legati all’intelligenza artificiale.
Il tutto in un contesto già appesantito dalle tensioni tra USA e Cina, nonostante i recenti colloqui fra Trump e Xi Jinping, nonché dall’impatto dei dazi.
Dall’agenda macro, a settembre, in Francia, la bilancia commerciale ha riportato un deficit di 6,6 miliardi, a fronte dei 5,9 miliardi delle attese e dei 5,2 miliardi del mese precedente.
Nello stesso mese, in Germania, il surplus della bilancia commerciale, corretta per l’effetto calendario, si è attestato a 15,3 miliardi, in calo oltre le attese (16,8 mld), dai 16,9 miliardi del mese precedente.
Sul forex, l’euro/dollaro sale a 1,158 e il cambio dollaro/yen a 153,1. Tra le materie prime, petrolio in rialzo con il Brent (+0,3%) a 63,6 dollari e il Wti (+0,4%) a 59,7 dollari al barile.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund sale a 77 punti base con il rendimento sul decennale italiano al 3,43%.
Tornando a Piazza Affari, resta in vetta MPS (+4,4%) dopo i conti, seguita da Moncler (+2,75%), Leonardo (+1,8%), TIM (+1,7%); chiude in fondo Prysmian (-4,3%), preceduta da Unipol (-3,8%), Interpump (-3,4%), Lottomatica (-2,9%).

























