Prevista partenza positiva per le principali borse europee.
Chiusura ieri in rosso a Wall Street con il Nasdaq a -1,9%, l’S&P500 a -1,1% e il Dow Jones a -0,8%.
Sui mercati asiatici, Tokyo cede l’1,2%, Hong Kong l’1% e Shanghai lo 0,3%.
Nel complesso, il sentiment torna a stabilizzarsi dopo la volatilità delle ultime sedute sebbene non si siano dissipati i dubbi che le valutazioni abbiano raggiunto livelli eccessivi e che si rischi lo scoppio di una bolla dei titoli legati all’intelligenza artificiale.
Il tutto in un contesto già appesantito dalle tensioni tra USA e Cina, nonostante i recenti colloqui fra Trump e Xi Jinping, nonché dall’impatto dei dazi.
Impatto che emerge a partire dalle esportazioni del Paese asiatico, diminuite per la prima volta in otto mesi, con un calo dell’1,1% rispetto all’anno precedente. Le spedizioni verso tutti i paesi, tranne gli Stati Uniti, sono aumentate del 3,1%, un valore non sufficiente a compensare il calo di oltre il 25% verso l’America.
Ad alimentare ulteriormente le incertezze, contribuiscono le nuove mosse dell’amministrazione Trump che non permetterà a Nvidia di vendere i suoi ultimi chip AI in scala ridotta alla Cina.
Sul fronte europeo, a settembre, in Francia, la bilancia commerciale ha riportato un deficit di 6,6 miliardi, a fronte dei 5,9 miliardi delle attese e dei 5,2 miliardi del mese precedente.
Nello stesso mese, in Germania, il surplus della bilancia commerciale, corretta per l’effetto calendario, si è attestato a 15,3 miliardi, in calo oltre le attese (16,8 mld), dai 16,9 miliardi del mese precedente.
A Piazza Affari, riflettori, tra le altre, su MPS, Unipol, Pirelli dopo i conti.

























