Avvio tonico per le principali borse europee.
A Milano, il Ftse Mib guadagna l’1,3% a 43.464 punti, bene come il Dax di Francoforte (+1,5%), l’Ibex35 di Madrid (+1,2%), il CAC 40 di Parigi (+1%) e il Ftse 100 di Londra (+0,6%).
Gli investitori osservano con ottimismo la notizia che il Senato statunitense ha votato con 60 sì e 40 no un primo passaggio procedurale che potrebbe portare alla fine dello “shutdown”, in attesa che venga programmata una votazione per l’approvazione finale. Anche la Camera dovrà dare il via libera al provvedimento prima che arrivi alla scrivania di Trump per la firma.
La fine dello shutdown sbloccherebbe il rilascio di dati chiave, come occupazione e inflazione, contribuendo a dissipare la nebbia sul percorso della Fed sui tassi di interesse.
Allo stesso tempo, i mercati rimangono preoccupati per le valutazioni elevate dopo il forte sell-off sui titoli tecnologici della scorsa settimana.
Dall’agenda macro, a settembre, il Leading Index giapponese preliminare si è attestato a 108 punti, al di sopra dei 107,9 punti delle attese e in aumento rispetto ai 107 punti di agosto.
I prezzi al consumo cinesi sono aumentati a ottobre dello 0,2% su base annua, rispetto alla variazione nulla delle attese e al -0,3% di settembre. Nello stesso periodo, i prezzi alla produzione sono calati del 2,1% anno su anno dopo il -2,3% previsto e del mese precedente.
Sul forex, l’euro/dollaro oscilla a 1,157 mentre il cambio dollaro/yen sale a 154,1. Tra le materie prime, petrolio in rialzo con il Brent (+0,9%) a 64,2 dollari e il Wti (+1,1%) a 60,4 dollari al barile.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund riparte da 76 punti base con il rendimento sul decennale italiano al 3,45%.
Tornando a Piazza Affari, guidano in avvio MPS (+3,6%), Lottomatica (+3,3%) e Banco BPM (+2,9%); in fondo Italgas (-0,8%), Telecom Italia e Snam (entrambe -0,4%).

























