Mercati – A metà seduta Piazza Affari +1,2% accelera con il resto dell’Europa

Le borse europee accelerano complessivamente a metà seduta con i futures di Wall Street positivi.

A Milano, il Ftse Mib guadagna l’1,2% a 44.957 punti, bene come il Dax di Francoforte (+1,1%), l’Ibex35 di Madrid (+1,1%), il CAC 40 di Parigi (+1%); più cauto il Ftse 100 di Londra (-0,1%).

I mercati restano fiduciosi in attesa che la Camera statunitense approvi oggi un pacchetto di spesa che garantirebbe al più presto una ripresa delle attività governative, ponendo fine allo shutdown record durato oltre 40 giorni. Il provvedimento dovrà essere poi firmato dal presidente Trump per entrare in vigore.

Inoltre, la ripresa della pubblicazione a pieno ritmo dei dati macroeconomici a seguito dello sblocco delle attività governative dovrebbe favorire una maggiore chiarezza sulle prossime mosse della Fed.

Dall’agenda macro, a settembre, la produzione industriale italiana ha accelerato, più delle attese (+1,5%), a +2,8% su base mensile dal -2,7% di agosto (rivisto da -2,4%). La variazione dell’indice rispetto all’anno precedente, corretta dagli effetti di calendario, è stata del +1,5%, a fronte del -3% del mese precedente (rivisto da -2,7%) e del -0,5% atteso.

In Germania, sulla base dei dati finali di ottobre sull’inflazione, tutti in linea ai preliminari e alle attese, i prezzi al consumo sono saliti dello 0,3% su base mensile e del 2,3% anno su anno. Il tasso di inflazione armonizzato agli standard Ue è anch’esso aumentato dello 0,3% m/m e del 2,3% a/a.

Sul forex, l’euro/dollaro scende a 1,157 mentre il cambio dollaro/yen sale a 154,8. Tra le materie prime, il petrolio prosegue in calo con il Brent (-0,9%) a 64,6 dollari e il Wti (-1%) a 60,4 dollari al barile.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund resta a 74 punti base con il rendimento sul decennale italiano al 3,41%.

Tornando a Piazza Affari, prosegue in vetta Recordati (+3,2%) in scia ai conti, seguita da Ferrari (+3%) e Mediobanca (+2,5%); peggiora e rimane in fondo A2A (-6,5%) dopo i conti e l’aggiornamento del Piano, preceduta da Italgas (-1%) e Inwit (-0,5%).