Avvio in calo per le principali borse europee.
A Milano, il Ftse Mib cede lo 0,8% a 44.390 punti, negativo come l’Ibex35 di Madrid (-1,3%), il Ftse 100 di Londra (-1,1%), il Dax di Francoforte (-0,6%) e il CAC 40 di Parigi (-0,5%).
Persistono i dubbi sulle prossime mosse della Fed dopo la mancata pubblicazione, nelle scorse settimane, di importanti dati macroeconomici a causa dello shutdown, e in scia alle dichiarazioni di alcuni policy maker.
Tra questi, il presidente della Fed di St. Louis, Alberto Musalem, ha affermato che i funzionari dovrebbero agire con cautela sui tassi, dato che l’inflazione è superiore all’obiettivo, mentre la sua omologa di Cleveland, Beth Hammack, ha osservato che la politica dovrebbe rimanere “leggermente restrittiva”.
Le probabilità di un taglio ai tassi USA a dicembre scendono sotto il 50%.
Il tutto in un clima già appesantito dai rinnovati timori che i titoli tecnologi abbiano raggiunto valutazioni eccessive in scia anche alle recenti dichiarazioni di alcuni dirigenti di Wall Street secondo i quali gli investitori dovrebbero prepararsi a un calo del mercato azionario di oltre il 10% nei prossimi 12-24 mesi.
Infine, pesano i dati cinesi con la produzione industriale di ottobre che ha rallentato a +4,9% su base annua dal +6,5% di settembre, registrando l’incremento più debole da agosto 2024. Le vendite al dettaglio, al ritmo più lento in 14 mesi, sono salite del 2,9%.
In Francia, i prezzi al consumo finali di ottobre sono saliti dello 0,1% su base mensile, in linea con attese e preliminare, e dello 0,8% anno su anno (+0,8% preliminare e attese), mentre quello armonizzato agli standard Ue è salito dello 0,1% m/m e dello 0,9% a/a (+1,0% preliminare e attese).
Attesi stamane la bilancia commerciale italiana e il PIL dell’Eurozona.
Sul forex, l’euro/dollaro scende a 1,163 e il cambio dollaro/yen sale a 154,6. Tra le materie prime, petrolio in rialzo con il Brent (+1,4%) a 63,9 dollari e il Wti (+1,6%) a 59,6 dollari al barile.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund riparte da 75 punti base con il rendimento sul decennale italiano al 3,46%.
Tornando a Piazza Affari, rimbalza in avvio Azimut (+1,4%) dopo il crollo di ieri mentre esprime forte fiducia nel progetto TNB e annuncia l’avvio immediato del programma di riacquisto di azioni proprie. Seguono Terna (+0,7%) ed Enel (+0,6%), entrambe all’indomani dei conti; in fondo i titoli bancari con Banco BPM (-2,8%), Popolare di Sondrio (-2,5%) e Bper (-2,4%).

























