Avvio incerto per le principali borse europee.
A Milano, il Ftse Mib guadagna lo 0,1% a 44.044 punti, poco mosso come Dax di Francoforte (+0,1%), Ftse 100 di Londra (+0,1%), CAC 40 di Parigi (-0,1%) e Ibex35 di Madrid (-0,1%).
Dopo lo shudown record, gli investitori sono in attesa questa settimana di una serie di dati macroeconomici statunitensi che dovrebbero aiutare a fare chiarezza sul percorso di politica monetaria della Fed.
Nei giorni scorsi alcuni funzionari della banca centrale hanno espresso scetticismo sulla necessità di un taglio a dicembre, meno di un mese dopo che il presidente Jerome Powell aveva avvertito che una tale mossa è tutt’altro che scontata. Ulteriori indicazioni dovrebbero arrivare dalla pubblicazione dei verbali relativi alla riunione del 28-29 ottobre.
Occhi in settimana anche sui risultati di Nvidia che potrebbero fornire nuovi spunti sul settore dell’intelligenza artificiale.
Dall’agenda macro, in Giappone, secondo la stima preliminare il Pil nel terzo trimestre 2025 è sceso dello 0,4% su base trimestrale, a fronte del -0,6% delle attese e del +0,6% del trimestre precedente. Su base annualizzata, è calato dell’1,8%, rispetto al -2,5% delle previsioni e al +2,3% del secondo trimestre.
Attesa stamane l’inflazione italiana di ottobre.
Sul forex, l’euro/dollaro scende a 1,161 mentre il cambio dollaro/yen sale a 154,6. Tra le materie prime, petrolio in calo con il Brent (-0,7%) a 64,0 dollari e il Wti (-0,7%) a 59,5 dollari al barile.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund riparte da 75 punti base con il rendimento sul decennale italiano al 3,46%.
Tornando a Piazza Affari, guidano in avvio MPS (+1,7%), Leonardo (+1,3%) ed Hera (+1%); in fondo Interpump (-1,7%), Azimut (-1,1%) e Cucinelli (-0,6%).
























