Il Cda di Ops eCom ha approvato la relazione finanziaria 2024 dalla quale emergono ricavi pari a 14,4 milioni, in diminuzione per 6,9 milioni rispetto al 31 dicembre 2023 (21,3 milioni) “per la perdita di alcuni importanti clienti durante l’esercizio”.
“I costi operativi e i costi del personale, si decrementano rispettivamente di 6 milioni e 0,9 milioni rispetto all’esercizio precedente, in conseguenza dell’operazione di contenimento dei costi operata nell’esercizio in virtù della diminuzione del fatturato”.
L’EBITDA, “in linea con l’esercizio precedente, mostra un andamento negativo di 2,2 milioni (negativo per 2,1 milioni al 31 dicembre 2023).
Il risultato risulta negativo per 20,3 milioni (negativo per 3,9 milioni al 31 dicembre 2023), “principalmente in conseguenza del risultato dell’impairment test, il quale ha rilevato la necessità di iscrivere la svalutazione totale degli avviamenti per complessivi 10,2 milioni, oltre una integrale svalutazione del valore di carico della partecipazione detenuta nella Salotto di Brera per 1,9 milioni”.
Inoltre, il Cda ha approvato il Piano Industriale 2025-30 che “punta a una crescita significativa dei ricavi e della redditività rafforzando ulteriormente il Gruppo nei servizi digitali integrati, anche attraverso l’acquisizione di nuovi business”.
“Al fine di completare il risanamento aziendale, la società ha previsto a piano le seguenti ulteriori attività: la sottoscrizione di accordi con taluni fornitori ritenuti strategici in forza dei quali il debito verrebbe convertito in azioni non quotate che potranno successivamente essere ammesse alle negoziazioni; la definizione di accordi di riscadenzamento, o di saldo e stralcio, con i fornitori da eseguire nell’ambito della Composizione Negoziata della Crisi con il supporto dell’Esperto; la presentazione di una proposta di transazione fiscale di cui all’art. 23, comma 2 bis, CCII”.
Gli amministratori, “avendo effettuato tutte le opportune analisi volte a valutare i possibili scenari evolutivi per la società e per il Ggruppo, pur in presenza di sensibili incertezze e di un Patrimonio Netto negativo, versando la società nella fattispecie dell’art. 2447 C.C., ritengono integrati i requisiti per la continuità aziendale, sul presupposto del conseguimento dei target operativi e finanziari di Gruppo previsti nel Piano Industriale 2025-2030 approvato oltre che del positivo compimento della Composizione Negoziata in essere”.
























