Le borse europee proseguono incerte a metà seduta mentre i futures di Wall Street viaggiano in frazionale rialzo.
A Milano, il Ftse Mib resta a -0,5% a 42.638 punti, preceduto da CAC 40 di Parigi (-0,3%), Ftse 100 di Londra (flat), Dax di Francoforte (+0,1%) e Ibex35 di Madrid (+0,2%).
I mercati si stabilizzano dopo una serie di pesanti perdite, con gli operatori che restano cauti in vista dei conti di Nvidia in uscita stasera. Risultati che dovrebbero fornire nuove indicazioni sulla fondatezza o meno delle valutazioni elevate e degli ingenti investimenti nell’intelligenza artificiale.
Occhi in serata anche sulla pubblicazione dei verbali Fed mentre si affievoliscono le speranze di un taglio ai tassi a dicembre, con una probabilità stimata inferiore al 50% per una riduzione da 25 punti base.
Dall’agenda macro, i dati finali sull’inflazione di ottobre nell’Eurozona sono risultati tutti in linea ai preliminari e alle attese. Nel dettaglio, i prezzi al consumo sono aumentati dello 0,2% su base mensile e del 2,1% anno su anno. L’indice Core, calcolato al netto dei prezzi di energia, cibo, alcool e tabacco, ha mostrato un incremento del 2,4% su base tendenziale.
Sul forex, l’euro/dollaro scende a 1,157 mentre il cambio dollaro/yen sale a 156,1. Tra le materie prime, il petrolio prosegue in ribasso con il Brent (-0,9%) a 64,3 dollari e il Wti (-0,8%) a 60,2 dollari al barile.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund cala a 74 punti base con il rendimento sul decennale italiano al 3,45%.
Tornando a Piazza Affari, sale in vetta Prysmian (+2,3%), seguita da Tenaris (+2,2%) e Saipem (+2,1%); resta in fondo Enel (-1,9%) con Rbc che ha tagliato il rating da sector perform a underperform, preceduta da Recordati (-1,3%) e Unicredit (-1,2%).

























