Prevista partenza in ribasso per le principali borse europee.
Chiusura ieri negativa a Wall Street con il Nasdaq a -2,2%, l’S&P500 a -1,6% e il Dow Jones a -0,8%.
Sui mercati asiatici, Shanghai cede il 2,5%, Tokyo e Hong Kong il 2,3%.
Le persistenti preoccupazioni per le valutazioni elevate e la forte spesa tecnologica hanno frenato il rally alimentato dalle previsioni ottimistiche di Nvidia, con le azioni di quest’ultima che hanno chiuso in calo del 3,2% a Wall Street.
Inoltre, continuano a pesare i dubbi sul fatto che la Fed taglierà i tassi il mese prossimo, dopo le recenti dichiarazioni di alcuni funzionari che hanno segnalato una certa prudenza nell’allentare troppo presto la politica monetaria.
Sullo sfondo, restano monitorate le questioni geopolitiche con il presidente ucraino Zelenskiy che ha accettato di lavorare a un piano di pace mentre sono entrate in vigore oggi le sanzioni statunitensi contro i due giganti petroliferi russi Rosneft e Lukoil.
Dall’agenda macro, nel Regno Unito, a ottobre, le vendite al dettaglio sono calate dell’1,1% su base mensile, dopo il +0,7% di settembre e il -0,1% previsto. Su base annua, il dato ha registrato un +0,2%, a fronte del +1,5% stimato e il precedente +1%.
L’inflazione giapponese di ottobre ha accelerato al 3% annuo dal 2,9% di settembre.
In calendario, stamane, i dati PMI da Eurozona, Germania, Francia, e Regno Unito.
In Italia, attesa per Moody’s che aggiorna il rating sul debito sovrano.

























