A integrazione di quanto comunicato lo scorso 14 novembre, OPS eCom spiega che il piano industriale 2025-30 prevede “di generare nei successivi 12 mesi (da novembre 2025 a novembre 2026) un flusso finanziario operativo positivo di circa euro 700 migliaia della sola Deva, oltre un aumento di capitale per cassa già deliberato per euro 500 migliaia e l’incasso della prima tranche del prestito obbligazionario datata 10 novembre 2025 per euro 500 migliaia”.
“Il fabbisogno finanziario previsto delle nuove attività nei prossimi 12 mesi è pari ad euro circa 6 milioni e verrà finanziato per euro circa euro 700 migliaia da flussi finanziari operativi di cui sopra, euro 500 migliaia di aucap di cui sopra e ulteriori euro 500 migliaia della prima tranche del poc di cui sopra; ciò comporta un residuo di fabbisogno di euro circa 4,3 milioni i quali saranno coperti dal tiraggio del prestito obbligazionario”.
“Il Consiglio di Amministrazione ritiene che il completamento delle operazioni sopra descritte permetterà di contribuire in maniera significativa al superamento dei rischi e delle incertezze ad oggi esistenti sulle capacità della Società a proseguire l’attività operativa in continuità nel prossimo futuro”.
Precisa, tra l’altro, riguardo i risultati economici e patrimoniali consuntivati al 31 dicembre 2024, che la società presenta un risultato negativo di 20,3 milioni (nel corso del precedente esercizio il risultato era stato negativo per 3,9 milioni). “Il risultato è fortemente impattato da svalutazioni per circa 15,1 milioni (di cui 10,2 milioni per svalutazioni degli avviamenti, per 1,9 milioni per la svalutazione della partecipazione nella società Salotto di Brera, per 2,2 milioni per la svalutazione crediti e per Euro 0,7 per la svalutazione del sito ibox.it)”.
“I ricavi dell’esercizio 2024 legati all’attività caratteristica della società, pari a 14,3 milioni, hanno registrato un calo di 6,9 milioni rispetto all’esercizio precedente, quando erano pari a 21,3 milioni, principalmente a causa della perdita di alcuni importanti clienti durante l’esercizio ed alle difficoltà generate dalle tensioni geopolitiche nei paesi dell’Est”.

























