Avvio perlopiù positivo per le principali borse europee con Piazza Affari tuttavia appesantita dallo stacco delle cedole.
A Milano, il Ftse Mib cede infatti lo 0,2% a 42.583 punti, in controtendenza all’Ibex35 di Madrid (+1,1%), al Dax di Francoforte (+1,1%), al Ftse 100 di Londra (+0,5%) e al CAC 40 di Parigi (+0,4%).
Si ravvivano le speranze per un allentamento monetario a dicembre in scia alle dichiarazioni del presidente della Fed di New York, John Williams, che ritiene possibile abbassare nuovamente i tassi nel breve termine, con l’indebolimento del mercato del lavoro.
Il sentiment beneficia anche dei rumour secondo cui i funzionari statunitensi starebbero iniziando le prime discussioni per consentire a Nvidia di vendere i suoi chip di intelligenza artificiale H200 alla Cina.
A livello europeo, atteso nel pomeriggio un intervento della presidente della Bce Christine Lagarde.
L’Assemblea nazionale francese ha intanto respinto parte del bilancio 2026, evidenziando le incertezze sull’approccio del primo ministro Sébastien Lecornu alla gestione del deficit.
Per quanto riguardo l’Italia, Moody’s ha migliorato il rating sul Paese per la prima volta in oltre 23 anni, con un giudizio aumentato di un livello a Baa2 ma con un outlook passato da positivo a stabile.
Dall’agenda macro, occhi stamane sull’ifo tedesco di novembre.
Sul forex, l’euro/dollaro sale a 1,152 e il cambio dollaro/yen a 156,7. Tra le materie prime, petrolio cauto con il Brent (-0,4%) a 61,7 dollari e il Wti (flat) a 57,8 dollari al barile.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund riparte da 75 punti base con il rendimento sul decennale italiano al 3,44%.
Tornando a Piazza Affari, guidano in avvio Buzzi, Stellantis (entrambe +2,9%), e Unicredit (+2,2%), quest’ultima nel giorno dello stacco cedola; in fondo Snam (-1,2%), Italgas (-1,1%) e Terna (-1%) anch’essa con lo stacco del dividendo.

























