Le borse europee viaggiano in ordine sparso a metà seduta mentre i futures di Wall Street si muovono perlopiù positivi.
A Milano, il Ftse Mib rallenta a -0,9% a 42.282 punti, frenato dallo stacco delle cedole, e debole come il CAC 40 di Parigi (-0,1%); resistono l’Ibex35 di Madrid (+0,8%), il Dax di Francoforte (+0,5%) e il Ftse 100 di Londra (+0,2%).
Focus sull’agenda macro: a novembre, l’indice IFO, che misura la fiducia delle aziende tedesche, si è attestato a 88,1 punti, in calo contro le attese (88,5) rispetto agli 88,4 del mese precedente.
L’attenzione si sposterà poi sulla serie di dati chiave che verranno diffusi in settimana a partire dai prezzi alla produzione e dalle vendite al dettaglio negli USA, entrambi in uscita domani, e in vista del Giorno Ringraziamento nonché del Black Friday, il maggior evento commerciale dell’anno.
Dati che, nel complesso, dovrebbero fornire nuove indicazioni sulle prossime mosse di politica monetaria, dopo le parole del presidente della Fed di New York, John Williams, che ritiene possibile abbassare nuovamente i tassi nel breve termine, con l’indebolimento del mercato del lavoro.
A livello europeo, atteso nel pomeriggio un intervento della presidente della Bce Christine Lagarde.
Sul forex, l’euro/dollaro sale a 1,154 mentre il cambio dollaro/yen resta a 156,7. Tra le materie prime, petrolio ancora debole con il Brent (-0,4%) a 61,7 dollari e il Wti (-0,1%) a 57,8 dollari al barile.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund oscilla a 76 punti base con il rendimento sul decennale italiano al 3,45% dopo Moody’s ha migliorato il rating sul Paese per la prima volta in oltre 23 anni.
Tornando a Piazza Affari, sale in vetta Campari (+2,5%) sostenuta dai rumour che stia trattando la cessione di tre marchi di amari; stesso rialzo per Stellantis e Telecom Italia. Scivola in fondo Leonardo (-2,6%), male come gli altri titoli europei della difesa ancora appesantiti dalle prospettive di pace in Ucraina; precedono A2A e Lottomatica (entrambe -0,8%).

























