Apertura mista per le principali borse europee.
A Milano, il Ftse Mib cede lo 0,3% a 42.155 punti, debole come l’Ibex35 di Madrid (-0,3%) e il Dax di Francoforte (-0,1%) mentre resistono il Ftse 100 di Londra e il CAC 40 di Parigi (entrambi +0,1%).
Cresce la fiducia per un possibile taglio ai tassi a dicembre da parte della Fed dopo le dichiarazioni di alcune funzionari.
Tra questi, Christopher Waller che sostiene un allentamento per il mese prossimo, a causa delle preoccupazioni relative al mercato del lavoro. Parole che fanno eco a quelle della presidente della Fed di San Francisco Mary Daly che ha espresso anch’essa il proprio sostegno a un taglio ai tassi a dicembre e a quelle del suo omologo di New York John Williams che ha sottolineato come una riduzione del costo denaro a breve termine rimanga sul tavolo.
Ulteriori indicazioni dovrebbero arrivare dalla serie di dati in uscita questa settimana, a partire da quelli odierni con i prezzi alla produzione e le vendite al dettaglio statunitensi.
Resta l’attenzione anche sul settore tech dopo un report secondo il quale Alphabet, la società madre di Google, sta accelerando per competere direttamente con Nvidia nei chip per l’intelligenza artificiale.
Sul fronte europeo, a novembre, l’indice che misura la fiducia dei consumatori francesi si è attestato a 89 punti, in lieve peggioramento rispetto ai 90 punti di ottobre.
Il PIL tedesco del terzo trimestre ha confermato i preliminari, invariato su base trimestrale e a +0,3% anno su anno.
Sul forex, l’euro/dollaro oscilla a 1,152 mentre il cambio dollaro/yen scende a 156,6. Tra le materie prime, petrolio in calo con il Brent (-0,4%) a 62,5 dollari e il Wti (-0,5%) a 58,7 dollari al barile.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund riparte da 75 punti base con il rendimento sul decennale italiano al 3,45%.
Tornando a Piazza Affari, guidano in avvio Nexi (+1%) con Cdp pronta, secondo rumour, a salire nel capitale della società, seguita da Leonardo (+0,9%) e Stellantis (+0,7%) con le immatricolazioni di auto del gruppo nell’area Efta e Gran Bretagna aumentate del 4,6%; in fondo Diasorin e Ferrari (entrambe -0,9%), precedute da Recordati e Moncler (entrambe -0,6%).

























