Avvio in rialzo per le principali borse europee.
A Milano, il Ftse Mib guadagna lo 0,5% a 42.924 punti, bene come il CAC 40 di Parigi (+0,6%), l’Ibex35 di Madrid (+0,5%), il Dax di Francoforte (+0,5%) e il Ftse 100 di Londra (+0,2%).
I rumour secondo cui Kevin Hassett, direttore del Consiglio economico nazionale della Casa Bianca, sarebbe il favorito a essere nominato prossimo presidente della Fed, rafforzano l’aspettativa che la banca taglierà il costo del denaro a dicembre. Si tratta infatti di una persona più incline a spingere l’istituto verso tassi più bassi, coerente con le opinioni di politica monetaria di Trump.
La banca centrale neozelandese ha intanto tagliato i tassi di 25 punti base, portandoli al 2,25%, e non prevede ulteriori riduzioni per il prossimo anno.
Allo stesso tempo, resta l’attenzione sul fronte geopolitico con Trump che ha dichiarato di essere “molto vicini ad un accordo” e che si stanno “facendo progressi” e con Zelensky che ha annunciato di essere “pronto ad andare avanti” con il piano di pace.
Dall’agenda macro, attesi dagli USA, le richieste mutui MBA, le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione, reddito e spesa personali.
Sul forex, l’euro/dollaro sale a 1,158 e il cambio dollaro/yen a 156,4. Tra le materie prime, petrolio debole con il Brent (-0,1%) a 61,8 dollari e il Wti (-0,3%) a 57,9 dollari al barile.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund riparte da 73 punti base con il rendimento sul decennale italiano al 3,42%.
Tornando a Piazza Affari, guidano in avvio Eni (+1,5%), Leonardo (+1,4%) e Prysmian (+1,2%); in fondo, Nexi (-0,4%), Finecobank, Italgas e Ferrari (tutte a -0,3%).

























