Le borse europee chiudono perlopiù caute, con Wall Street che oggi rimane chiusa per il Giorno del Ringraziamento.
A Milano, il Ftse Mib guadagna lo 0,2% a 43.220 punti, in rialzo come il Dax di Francoforte (+0,3%); poco mossi il CAC 40 di Parigi (+0,04%), il Ftse 100 di Londra (-0,02%) e l’Ibex35 di Madrid (+0,05%).
I mercati riprendono fiato dopo gli acquisti delle ultime sedute alimentati dal rafforzamento delle aspettative di un allentamento da parte della Fed: gli operatori stimano ora una probabilità dell’80% per un taglio da 25 punti base il mese prossimo e si attendono altre tre riduzioni entro fine 2026.
Dall’agenda macro, a novembre, la lettura finale sulla fiducia dei consumatori nell’Eurozona si è attestata a -14,2 punti, confermando il preliminare e risultando in linea alle attese oltre che al dato finale di ottobre.
Nello stesso periodo, l’omologo dato italiano è stato pari a 95 punti, in calo rispetto ai 97,6 punti del mese precedente.
Sul forex, l’euro/dollaro sale a 1,160 mentre il cambio dollaro/yen scende a 156,3. Tra le materie prime, il petrolio torna a salire moderatamente con il Brent (+0,3%) a 62,7 dollari e il Wti (+0,4%) a 58,9 dollari al barile.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund sale a 73 punti base con il rendimento sul decennale italiano al 3,40%.
Tornando a Piazza Affari, rimane in vetta Campari (+3,2%), seguita da Lottomatica (+2,9%), Azimut (+2,6%), Ferrari (+1,5%); chiude in fondo MPS (-4,6%), preceduta da Mediobanca (-1,9%), TIM (-1,4%), Saipem (-0,5%).
