Seduta mista per le principali borse asiatiche senza la guida di Wall Street chiusa ieri per il Giorno del Ringraziamento.
Shanghai e Shenzhen guadagnano rispettivamente lo 0,3 e lo 0,9%, in controtendenza a Hong Kong (-0,2%). Giappone a due velocità con il Nikkei a -0,1% e il Topix a +0,3%.
Resta l’attenzione sul settore immobiliare cinese dopo che almeno due grandi banche locali hanno respinto la richiesta dello sviluppatore China Vanke di ottenere un prestito a breve termine, prestito orientato a placare i timori di insolvenza che hanno alimentato il crollo delle proprie obbligazioni questa settimana.
S&P Global ha intanto declassato la società, affermando che i suoi impegni finanziari sono insostenibili a causa dei deboli livelli di liquidità.
Occhi anche sul Giappone dopo che il governo guidato dalla premier Sanae Takaichi ha dato il via libera a un bilancio extra da 117 miliardi di dollari per l’anno fiscale in corso, destinato a finanziare un corposo pacchetto di stimoli economici.
Sul forex, l’euro/dollaro scende a 1,158 e il cambio dollaro/yen sale a 156,3. Tra le materie prime, petrolio poco mosso con il Brent (+0,3%) a 63,1 dollari e il Wti (-0,1%) a 59,1 dollari al barile.

























