Mercati – Chiusura in rialzo per le borse europee, Milano +0,3%

Le borse europee chiudono positive, con Wall Street in rialzo dopo le prime ore di contrattazioni.

A Milano, il Ftse Mib guadagna lo 0,3% a 43.357 punti, positivo come il Ftse 100 di Londra (+0,3%), il CAC 40 di Parigi (+0,3%), il Dax di Francoforte (+0,3%) e l’Ibex35 di Madrid (+0,1%).

Oltreoceano, il Dow Jones guadagna lo 0,65%, il Nasdaq e lo S&P 500 lo 0,4%.

Focus sull’agenda macro: in Italia, a novembre, i prezzi al consumo preliminari hanno segnato un -0,2% m/m, rispetto al -0,1% delle attese e al -0,3% di ottobre. Su base annua, hanno riportato un +1,2%, in linea al mese precedente.

Sempre nel nostro Paese, nel terzo trimestre del 2025, il Pil finale ha segnato un +0,1% su base trimestrale, leggermente al di sopra rispetto alle attese e al preliminare, entrambe flat. Il PIL del 2Q25 aveva segnato un -0,1%. Su base annua, ha evidenziato un +0,6%, dopo il +0,4% della lettura precedente, del consensus e del 2Q25.

In Germania, la lettura preliminare di novembre dell’indice dei prezzi al consumo ha segnato, come previsto, un -0,2% su base mensile, rallentando dal +0,3% di ottobre. Su base annua, l’inflazione è risultata stabile al 2,3%, leggermente inferiore rispetto al 2,4% stimato.

Resta l’attenzione anche sulle banche centrali mentre si consolidano le aspettative su un allentamento monetario della Fed. I mercati stimano al momento l’80% di possibilità di un taglio da 25 punti base il mese prossimo e propendono per altre tre riduzioni entro fine 2026.

Sul forex, l’euro/dollaro sale a 1,160 mentre il cambio dollaro/yen scende a 156,1. Tra le materie prime, petrolio in rialzo con il Brent (+0,7%) a 63,3 dollari e il Wti (+1,6%) a 59,6 dollari al barile.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund rimane a 72 punti base con il rendimento sul decennale italiano al 3,41%.

Tornando a Piazza Affari, chiude in vetta Stellantis (+2,0%), seguita da Brunello Cucinelli  (+1,7%), Moncler (+1,6%), Moncler (+1,6%); termina in fondo MPS (-2,1%), preceduta da TIM (-1,8%), Buzzi (-1,1%), Amplifon (-0,7%).