Seduta a due velocità per le principali borse asiatiche dopo la chiusura positiva di venerdì a Wall Street.
Shanghai e Shenzhen guadagnano rispettivamente lo 0,7 e l’1,3%, bene come Hong Kong (+0,5%). Giappone in controtendenza con il Nikkei a -1,9% e il Topix a -1,2%.
Oltreoceano, il Nasdaq ha terminato a +0,7%, il Dow Jones a +0,6% e l’S&P500 a +0,5%.
Resta l’attenzione sulla politica monetaria con il governatore della Banca del Giappone, Kazuo Ueda, che ha lanciato un chiaro segnale su un possibile rialzo del costo del denaro affermando che “Se le prospettive per l’attività economica e i prezzi finora delineate si realizzeranno, la banca centrale — in linea con il miglioramento dell’economia e dell’inflazione — continuerà ad aumentare i tassi”.
Dopo le dichiarazioni di Ueda, gli operatori stimano una possibilità del 76% di un rialzo dei tassi questo mese, una probabilità in aumento rispetto al 58% previsto venerdì e che dovrebbe crescere al 94% entro gennaio.
Sul forex, l’euro/dollaro sale a 1,16 mentre il cambio dollaro/yen scende a 155,5. Tra le materie prime, petrolio in rialzo con il Brent (+1,9%) a 63,6 dollari e il Wti (+2%) a 59,7 dollari al barile dopo che l’OPEC+ ha confermato che manterrà i piani di sospensione degli aumenti di produzione durante il primo trimestre.
























