Le borse europee proseguono positive a metà seduta in linea ai futures di Wall Street.
A Milano, il Ftse Mib guadagna lo 0,6% a 43.524 punti, positivo come il Dax di Francoforte (+0,5%), l’Ibex35 di Madrid (+0,9%), il CAC 40 di Parigi (+0,25%), il Ftse 100 di Londra (+0,25%).
Resta l’attenzione sugli indicatori macro in uscita questa settimana che culmineranno venerdì con il deflatore PCE, misura inflattiva monitorata dalla Fed, in attesa della riunione del 9 e 10 dicembre. Riunione per la quale si prevede che il dibattito si concentrerà sulle condizioni del mercato del lavoro e sulla necessità di un terzo taglio consecutivo ai tassi.
Dall’agenda odierna, a ottobre il tasso di disoccupazione in Italia si è attestato al 6,0%, in calo oltre le previsioni (6,1%) rispetto al 6,2% di settembre.
In Giappone, a novembre l’indice relativo alla fiducia dei consumatori è salito a 37,5 punti rispetto ai 35,8 punti del mese precedente. Gli analisti si attendevano un dato pari a 35,9 punti.
Sul fronte geopolitico occhi puntati su Mosca, dove l’inviato statunitense Steve Witkoff dovrebbe incontrare il presidente russo Vladimir Putin per cercare di raggiungere un accordo che ponga fine alla guerra in Ucraina.
Sul forex, l’euro/dollaro scende a 1,160, mentre il cambio dollaro/yen sale a 156,0. Tra le materie prime, petrolio poco mosso con il Brent (-0,05%) a 63,1 dollari e il Wti (+0,05%) a 59,3 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund resta a 72 punti base con il rendimento sul decennale italiano al 3,47%.
Tornando a Piazza Affari, guida Campari (+2,6%), seguita da Lottomatica (+2,4%), Generali (+2,3%), Pop Sondrio (+2,0%); in fondo Saipem (-2,6%), Tenaris (-1,9%), MPS (-1,25%), Stellantis (-1,0%).
