Le borse europee chiudono miste, con Wall Street in rialzo dopo le prime ore di contrattazioni.
A Milano, il Ftse Mib guadagna lo 0,2% a 43.355 punti, positivo come il Dax di Francoforte (+0,6%), l’Ibex35 di Madrid (+0,5%); sostanzialmente invariato il Ftse 100 di Londra (-0,01%), mentre chiude negativo il CAC 40 di Parigi (-0,3%).
Oltreoceano, il Nasdaq guadagna lo 0,4%, il Dow Jones lo 0,3%, lo S&P 500 lo 0,2%.
Resta l’attenzione sugli indicatori macro in uscita questa settimana che culmineranno venerdì con il deflatore PCE, misura inflattiva monitorata dalla Fed, in attesa della riunione del 9 e 10 dicembre. Riunione per la quale si prevede che il dibattito si concentrerà sulle condizioni del mercato del lavoro e sulla necessità di un terzo taglio consecutivo ai tassi.
Dall’agenda odierna, a novembre i prezzi al consumo preliminari nell’Eurozona hanno registrato un incremento del 2,2% su base annua, a fronte del +2,1% di ottobre e delle attese. Su base mensile, hanno riportato un -0,3% a fronte del precedente +0,2%.
In Italia, a ottobre il tasso di disoccupazione si è attestato al 6,0%, in calo oltre le previsioni (6,1%) rispetto al 6,2% di settembre.
Sul fronte geopolitico occhi puntati su Mosca, dove l’inviato statunitense Steve Witkoff dovrebbe incontrare il presidente russo Vladimir Putin per cercare di raggiungere un accordo che ponga fine alla guerra in Ucraina.
Sul forex, l’euro/dollaro scende a 1,160, mentre il cambio dollaro/yen sale a 155,9. Tra le materie prime, petrolio in ribasso con il Brent (-0,6%) a 62,7 dollari e il Wti (-0,7%) a 58,9 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund resta a 72 punti base con il rendimento sul decennale italiano al 3,47%.
Tornando a Piazza Affari, guida Lottomatica (+3,2%), seguita da Generali (+2,0%), Bper (+1,9%), Pop Sondrio (+1,5%); in fondo MPS (-3,7%), Saipem (-3,7%), Tenaris (-2,9%), Inwit (-1,9%).

























