Le borse europee proseguono caute a metà seduta con i futures di Wall Street incerti.
A Milano, il Ftse Mib rallenta sulla parità a 43.390 punti, preceduto da Ftse 100 di Londra (+0,1%), CAC 40 di Parigi (+0,3%), Ibex35 di Madrid (+0,3%) e Dax di Francoforte (+0,7%).
Focus sull’agenda macro: a ottobre, le vendite al dettaglio nell’Eurozona, come previsto, sono risultate stabili su base mensile dopo il +0,1% di settembre (rivisto da -0,1%). Su base annua, hanno accelerato, oltre le attese (+1,4%), a +1,5% rispetto al +1,2% del mese precedente (rivisto da +1%).
Spostando lo sguardo sugli USA, gli operatori continuano ad aspettarsi che la Fed taglierà i tassi questo mese con i mercati che stimano ora una probabilità superiore al 90% per una riduzione da 25 punti base.
Nuovi segnali dovrebbero arrivare oggi pomeriggio con le richieste di sussidi di disoccupazione e, domani, con il deflatore PCE, una misura dell’inflazione attentamente monitorata dalla banca centrale americana.
Sul forex, l’euro/dollaro resta a 1,167 mentre il cambio dollaro/yen scende a 154,8. Tra le materie prime, petrolio ancora in rialzo con il Brent (+0,4%) a 62,9 dollari e il Wti (+0,5%) a 59,3 dollari al barile.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund è stabile a 70 punti base con il rendimento sul decennale italiano al 3,46%.
Tornando a Piazza Affari, sale in vetta Interpump (+4,2%), seguita da Stellantis (+3,7%) in una seduta positiva per l’automotive dopo che Trump ha annunciato lo stop agli standard energetici ‘green’ introdotti da Biden. Acquisti anche su Stm (+2,9%). Scivola in fondo MPS (-1,8%), preceduta da Italgas (-1,6%) e Banco BPM (-1,2%).

























