Le borse europee proseguono in frazionale rialzo a metà seduta in linea ai futures di Wall Street.
A Milano, il Ftse Mib guadagna lo 0,3% a 43.631 punti, sopra la parità come il Dax di Francoforte (+0,6%), il CAC 40 di Parigi (+0,4%), l’Ibex35 di Madrid (+0,3%) e il Ftse 100 di Londra (+0,1%).
Sguardo sull’agenda macro: la lettura finale relativa al Pil dell’Eurozona nel terzo trimestre 2025 ha evidenziato un +0,3% su base trimestrale, leggermente al di sopra rispetto al +0,2% delle attese e della seconda lettura preliminare. La variazione su base annua ha mostrato una crescita dell’1,4%, confermando la seconda stima preliminare e il consensus.
A ottobre, le vendite al dettaglio in Italia hanno registrato un incremento dello 0,5% su base mensile, al di sopra delle attese (+0,4%), dopo il -0,4% di settembre. Su base annua, sono aumentate dell’1,3% dopo il +0,7% del mese precedente.
Oggi pomeriggio l’attenzione si sposterà sul deflatore PCE, una misura dell’inflazione USA attentamente monitorata dalla Fed. Gli economisti prevedono un terzo aumento consecutivo dello 0,2% dell’indice core che manterrebbe il dato annuo leggermente al di sotto del 3%, segno che le pressioni inflazionistiche sono stabili, seppur persistenti.
Sul forex, l’euro/dollaro oscilla a 1,165 e il cambio dollaro/yen a 155,1. Tra le materie prime, il petrolio resta poco mosso con il Brent (-0,1%) a 63,2 dollari e il Wti (-0,2%) a 59,5 dollari al barile.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si mantiene a 70 punti base con il rendimento sul decennale italiano al 3,48%.
Tornando a Piazza Affari, sale in vetta Diasorin (+3,1%), seguita da Amplifon (+2,2%) e Stellantis (+1,9%); resta in fondo Eni (-2,1%), preceduta da Italgas (-1,2%) ed Enel (-0,6%).

























