Avvio in modesto rialzo per le principali borse europee.
A Milano, il Ftse Mib guadagna lo 0,2% a 43.600 punti, cauto come il Dax di Francoforte (+0,3%), il CAC 40 di Parigi (+0,3%), l’Ibex35 di Madrid (+0,3%) e il Ftse 100 di Londra (+0,2%).
Resta l’attenzione sul deflatore PCE, una misura dell’inflazione USA attentamente monitorata dalla Fed, in uscita oggi pomeriggio. Gli economisti prevedono un terzo aumento consecutivo dello 0,2% dell’indice core che manterrebbe il dato annuo leggermente al di sotto del 3%, segno che le pressioni inflazionistiche sono stabili, seppur persistenti.
La pubblicazione del rapporto sull’occupazione di novembre, originariamente prevista per oggi 5 dicembre, è stata invece posticipata al 16 dicembre e includerà anche i dati di ottobre.
Nel frattempo, il direttore del Consiglio economico nazionale Kevin Hassett ha affermato che la Fed dovrebbe tagliare i tassi nella riunione della prossima settimana, prevedendo una riduzione di 25 punti base, mentre aumentano le speculazioni sul fatto che Trump stia preparando la sua nomina a capo della banca centrale.
Sullo sfondo, persistono le tensioni geopolitiche con lo stallo nei progressi diplomatici sulla pace in Ucraina.
Dall’agenda macro del Vecchio Continente, attesi stamane, tra gli altri, le vendite al dettaglio italiane di ottobre e il PIL dell’Eurozona.
A ottobre la produzione industriale francese è aumentata dello 0,2% su base mensile, rispetto al -0,3% delle attese e al +0,7% di settembre.
Nello stesso mese, gli ordini di fabbrica della Germania sono saliti dell’1,5% su base mensile, a fronte del +0,5% delle attese e dopo il +2,0% del mese precedente.
Sul forex, l’euro/dollaro sale a 1,166 mentre il cambio dollaro/yen scende a 154,8. Tra le materie prime, petrolio poco mosso con il Brent (+0,1%) a 63,3 dollari e il Wti (flat) a 59,7 dollari al barile.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund riparte da 70 punti base con il rendimento sul decennale italiano al 3,48%.
Tornando a Piazza Affari, guidano in avvio Stellantis (+1,7%), Prysmian (+1,4%) e Banco BPM (+0,9%); in fondo, Eni (-1,3%), Italgas (-1,2%), Mediobanca e Snam (entrambe -0,6%).

























