Prevista partenza debole per le principali borse europee.
Chiusura venerdì in frazionale rialzo a Wall Street con il Nasdaq a +0,3%, l’S&P500 e il Dow Jones entrambi a +0,2%.
Sui mercati asiatici, Shanghai guadagna lo 0,5%, Tokyo lo 0,1% mentre Hong Kong cede l’1,1%.
Cresce l’attesa per la Fed di mercoledì quando, secondo le previsioni, annuncerà un taglio da 25 punti base, e per la successiva conferenza stampa del presidente Powell.
Questa settimana comunicheranno le propri decisioni di politica monetaria anche le banche centrali di Australia, Brasile, Filippine e Turchia.
Il tutto mentre le rinnovate pressioni inflazionistiche inducono a rivalutare le prospettive monetarie globali per il 2026.
Restano allo stesso tempo monitorati i rapporti internazionali con il presidente francese Macron che ha avvertito che l’Unione Europea potrebbe essere costretta ad adottare “misure forti” contro la Cina, tra cui potenziali dazi, se Pechino non affronterà il crescente squilibrio commerciale con il Vecchio Continente.
Dall’agenda macro, la produzione industriale tedesca di ottobre è aumentata dell’1,8% su base mensile rispetto al +0,2% del consensus e del +1,1% di settembre. Anno su anno, ha virato a +0,8% dal -1,4% del mese precedente.
A Piazza Affari, riflettori ancora su MPS dopo che il CdA ha dato il proprio supporto all’AD Lovaglio, sotto indagine in merito all’acquisizione di Mediobanca.

























