Seduta sottotono per le principali borse asiatiche in linea alla chiusura di ieri a Wall Street.
Shanghai e Shenzhen cedono entrambe lo 0,4%, seguite da Hong Kong a -1,4%. Resiste il Giappone con il Nikkei a +0,1% e il Topix flat.
Oltreoceano, il Dow Jones ha terminato a -0,5%, l’S&P500 a -0,4% e il Nasdaq a -0,1%.
Resta l’attenzione sulla politica monetaria con la Reserve Bank australiana che, come previsto, ha lasciato invariato il suo tasso di riferimento per la terza volta consecutiva al 3,6% e con la governatrice Michele Bullock che ha dichiarato che durante la riunione sono state discusse le condizioni per un rialzo del costo del denaro nel 2026.
Domani sera l’attenzione si sposterà sulla Fed che, secondo le previsioni, attuerà un taglio da 25 punti base.
Infine, restano monitorati i rapporti internazionali con Trump che ha dato il via libera a Nvidia a spedire i chip di intelligenza artificiale H200 a “clienti approvati” in Cina a patto che gli Stati Uniti ricevano una quota del 25%. Proposta alla quale, secondo quanto scritto dal presidente USA in un post, il suo omologo cinese Xi Jinping “ha risposto positivamente”.
Sul forex, l’euro/dollaro sale a 1,164 e il cambio dollaro/yen a 156,1. Tra le materie prime, petrolio poco mosso con il Brent (-0,1%) a 62,5 dollari e il Wti (-0,1%) a 58,8 dollari al barile.

























