Le borse europee chiudono in ordine sparso con Wall Street che viaggia in frazionale rialzo dopo le prime ore di contrattazioni.
A Milano, il Ftse Mib guadagna lo 0,3% a 43.558 punti, sopra la parità come il Dax di Francoforte (+0,4%) e l’Ibex35 di Madrid (+0,1%), il Ftse 100 di Londra è flat mentre il CAC 40 di Parigi cede lo 0,7%.
Oltreoceano, il Dow Jones sale dello 0,3%, l’S&P 500 e il Nasdaq dello 0,2%.
Cresce l’attesa per domani sera quando la Fed, secondo le previsioni, annuncerà un taglio da 25 punti base. Alcuni operatori hanno tuttavia avvertito che la banca centrale potrebbe segnalare che rallenterà il ritmo di allentamento in futuro, in quanto l’inflazione ancora elevata e la mancanza di dati aggiornati a causa dello shutdown record hanno causato divisioni tra i funzionari. I mercati si attendono altre due mosse entro fine 2026, rispetto alle tre stimate appena una settimana fa.
Occhi, allo stesso tempo, sui rapporti internazionali con Trump che ha dato il via libera a Nvidia a spedire i chip di intelligenza artificiale H200 a “clienti approvati” in Cina a patto che gli Stati Uniti ricevano una quota del 25%. Proposta alla quale, secondo quanto scritto dal presidente USA in un post, il suo omologo cinese Xi Jinping “ha risposto positivamente”.
Dall’agenda macro, la bilancia commerciale tedesca di ottobre ha registrato un saldo positivo di 16,9 miliardi, oltre i 15,9 previsti e i 15,3 di settembre.
Sul forex, l’euro/dollaro oscilla a 1,163 e il cambio dollaro/yen sale a 156,9. Tra le materie prime, petrolio in calo con il Brent (-0,9%) a 61,9 dollari e il Wti (-1,1%) a 58,2 dollari al barile.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund scende a 70 punti base con il rendimento sul decennale italiano al 3,55%.
Tornando a Piazza Affari, chiude in vetta Banca Mediolanum (+3,3%), seguita da Generali (+3%) e Leonardo (+2,6%); in fondo, Recordati (-2%), Prysmian (-1,9%) e Stellantis (-1,8%).

























