Le borse europee viaggiano miste a metà seduta con i futures di Wall Street appena sopra la parità.
A Milano, il Ftse Mib guadagna lo 0,4% a 43.615 punti, in linea al Dax di Francoforte (+0,4%) e seguito da Ftse 100 di Londra (+0,1%), Ibex35 di Madrid (flat) e CAC 40 di Parigi (-0,3%).
Cresce l’attesa per domani sera quando la Fed, secondo le previsioni, annuncerà un taglio da 25 punti base. Alcuni operatori hanno tuttavia avvertito che la banca centrale potrebbe segnalare che rallenterà il ritmo di allentamento in futuro, in quanto l’inflazione ancora elevata e la mancanza di dati aggiornati a causa dello shutdown record hanno causato divisioni tra i funzionari. I mercati si attendono altre due mosse entro fine 2026, rispetto alle tre stimate appena una settimana fa.
Occhi, allo stesso tempo, sui rapporti internazionali con Trump che ha dato il via libera a Nvidia a spedire i chip di intelligenza artificiale H200 a “clienti approvati” in Cina a patto che gli Stati Uniti ricevano una quota del 25%. Proposta alla quale, secondo quanto scritto dal presidente USA in un post, il suo omologo cinese Xi Jinping “ha risposto positivamente”.
Dall’agenda macro, la bilancia commerciale tedesca di ottobre ha registrato un saldo positivo di 16,9 miliardi, oltre i 15,9 previsti e i 15,3 di settembre.
Sul forex, l’euro/dollaro sale a 1,164 e il cambio dollaro/yen a 156,1. Tra le materie prime, il petrolio è in leggero rialzo con il Brent (+0,3%) a 62,7 dollari e il Wti (+0,3%) a 59,1 dollari al barile.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund rimane a 71 punti base con il rendimento sul decennale italiano al 3,56%.
Tornando a Piazza Affari, sale in vetta Leonardo (+3,2%), seguita da Banca Mediolanum (+3,1%) e Generali (+2,6%); scivola in fondo Stellantis (-1,2%), preceduta da Amplifon (-1%), Saipem e Lottomatica (entrambe -0,8%).

























